Gualtieri: «La Flat Tax? Mai. Restano gli ‘80 euro’ e il reddito di cittadinanza, che sarà migliorato»
13/09/2019 di Enzo Boldi
Ogni volta che sale al potere un nuovo Esecutivo, ecco salire lo spettro di una Patrimoniale. Se ne è parlato già per quel che concerne il governo gialloverde e ora è la volta di quello giallorosso. Se ne parla perché sarebbe il modo più facile per poter fare una manovra finanziaria senza sforare il deficit, ma si tratta anche di un piano molto semplice e poco fantasioso per trovare una soluzione, soprattutto quando i conti e il debito pubblico è alle stelle. Ma, per il momento, anche il nuovo Esecutivo guidato da Giuseppe Conte 2, conferma che questo piano è escluso dalle prerogative del governo. E la rassicurazione arriva direttamente dal nuovo capo del Mef, Roberto Gualtieri.
Intervistato da La Repubblica, il nuovo Ministro dell’Economia e delle Finanze ha risposto alla domanda sul ricorso alla patrimoniale con un secco «lo escludo». Negli ultimi giorni, però, si è tornato a parlare di una tassazione sui prelievi bancomat, in modo da disincentivare l’uso dei contanti e – in caso di utilizzo – rimpolpare le casse dello stato. Non una patrimoniale a tutti gli effetti, come nel sentito comune, ma comunque un qualcosa di molto simile seppur con effetti ben diversi. Ma secondo le parole di Gualtieri, neanche questo dovrebbe accadere.
Gualtieri e le modifiche al reddito di cittadinanza
E se del futur non v’è certezza, le basi messe nel passato – più o meno recente – rimarranno solide e rafforzate: i famosi ‘80 euro’ di Renzi resteranno e non saranno toccati; il reddito di cittadinanza, invece, non sarà smantellato ma ci saranno diversi incontri con le parti sociali per «una verifica del suo funzionamento può aiutare a migliorarlo». Quindi, sotto questo aspetto, il rdc vedrà sicuramente alcune modifiche, forse anche in base ai numeri che arriveranno dalla questione occupazionale. Discorso diverso, invece, per la Flat Tax tanto cara ai leghisti che, però, non vedrà mai la luce con il governo M5S-PD. O, almeno, questo è quello che afferma Gualtieri.
Lo stallo di Alitalia e la logica del salvataggio
Spazio anche per Alitalia, con la situazione che sembra esser stata in una fase di stallo dopo che gli accordi avevano posto fine all’annosa vicenda della compagnia di bandiera: «I commissari di Alitalia hanno individuato le controparti per una partnership strategica e industriale – ha detto Roberto Gualtieri -. Ma dobbiamo superare l’ottica del salvataggio. Il ministero delle Finanze parteciperà a livello di capitale al rilancio previsto dal piano attualmente allo studio della compagnia, che dovrà però essere un modello industriale sostenibile per un Paese che vive anche di esportazioni e di turismo».
(foto di copertina: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)