Guaidò libera un oppositore di Maduro insieme ai militari: «L’usurpazione in Venezuela è finita»
30/04/2019 di Redazione
«L’usurpazione del Venezuela è finita». Con queste parole, il presidente dell’Assemblea Nazionale Juan Guaidò ha lanciato un messaggio al Paese, attraverso un video. Contemporaneamente annuncia la liberazione di Leopoldo López, un dissidente politico – oppositore di Nicholas Maduro – che era agli arresti domiciliari. Guaidò lo ha liberato con la complicità dei militari che, nel video, si mostrano insieme a lui.
Guaidò lancia un messaggio al Venezuela
Il messaggio del presidente dell’Assemblea Nazionale è fortissimo e suona come una sfida aperta al presidente del Venezuela Maduro: «Lancio un grande appello ai dipendenti pubblici per recuperare la sovranità nazionale – ha detto Guaidò – ringrazio i coraggiosi delle Forze Armate che sono al mio fianco e che sono chiaramente dalla parte del popolo, fedeli alla Costituzione».
Pueblo de Venezuela inició el fin de la usurpación. En este momento me encuentro con las principales unidades militares de nuestra Fuerza Armada dando inicio a la fase final de la Operación Libertad.
— Juan Guaidó (@jguaido) April 30, 2019
Guaidò fa scattare l’Operazione libertà
Non si è fatta attendere la risposta del governo di Maduro, che si è detto al lavoro per sventare quello che è considerato un vero e proprio golpe. Lopez, che ha accompagnato Guaidò in questo videomessaggio alla nazione, ha affermato che al momento può ritenersi ufficialmente partita la cosiddetta Operazione libertà. Su Twitter, intanto, il ministro dell’Informazione di Nicolas Maduro, Jorge Rodriguez ha affermato: «A questo tentativo golpista si è unita l’ultradestra assassina, che ha annunciato il suo piano violento da mesi. Chiamiamo il popolo alla massima allerta».
En el marco de nuestra constitución. Y por el cese definitivo de la usurpación. https://t.co/3RD2bnQhxt
— Juan Guaidó (@jguaido) April 30, 2019
Juan Guaidò è stato riconosciuto, nello scorso mese di febbraio, come presidente del Venezuela da 14 Paesi europei: Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Portogallo, Svezia, Danimarca, Olanda, Finlandia, Lituania e Austria. L’Italia si è dichiarata neutrale nel processo politico interno al Paese latino-americano.