Grillo telefona a Di Maio mentre i genovesi «minacciano» di manifestare davanti alla sua villa

27/09/2018 di Enzo Boldi

Se telefonando. Beppe Grillo ha alzato la cornetta per avere chiarimenti da Luigi Di Maio sullo stallo che sta bloccando il tanto atteso decreto Genova. Il provvedimento, che è atteso dai cittadini da tantissime settimane, non è ancora arrivato al Quirinale a causa di dettagli che poi non sono così tanto dettagli. Mancano le cifre e i costi della costruzione del nuovo ponte e ancora non si capisce se si potrà procedere all’assegnazione dei lavori senza bando pubblico. Un fitta nebbia che sta facendo saltare i nervi ai genovesi che sono pronti a manifestare davanti alla villa del comico.

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«Luigi, cosa sta succedendo?», avrebbe chiesto Beppe Grillo a Luigi Di Maio. L’indiscrezione è stata pubblicata dal Secolo XIX che ha spiegato come il comico genovese sia molto preoccupato per lo stallo del decreto Genova e per il comportamento del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che ieri, durante il question time alla Camera, ha spiegato che – a prescindere dalla sua volontà e da quanto detto all’indomani della tragedia – i lavori non potranno iniziare finché l’area non sarà dissequestrata.

Grillo telefona Di Maio, il malcontento dei genovesi

In attesa di capire se, come e quando sarà portato il decreto Genova al Quirinale, manca ancora il nome del commissario straordinario annunciato quasi due settimane fa dal premier Giuseppe Conte. E la situazione rischia di far saltare i nervi ai genovesi. Alcuni cittadini, infatti, hanno minacciato una manifestazione davanti ai cancelli dell’abitazione di Beppe Grillo per far sentire la propria voce.

Grillo telefona Di Maio, l’iniziativa popolare del sindaco Bucci

Iniziativa che ricalca quanto dichiarato anche dal sempre pacato sindaco di Genova Marco Bucci, che ha proposto una manifestazione a Roma per mettere in mostra il malcontento dei 565 sfollati che, a oltre un mese e mezzo dal crollo del Ponte Morandi, non sanno ancora quale sarà il loro destino e quello delle proprie case.

 

(foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

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