Cosa risponderesti agli haters di Greta Thunberg? La parola ai manifestanti di Torino

“Mentalmente instabile”. “La ragazzina manovrata dai potenti”. “Mascotte dell’allarmismo climatico”. “Gretina“. Sono molteplici e variegate le formule di odio che sono state utilizzate nell’ultimo anno nei confronti di Greta Thunberg, la giovane attivista svedese che con i suoi scioperi per il clima ha lanciato il movimento studentesco internazionale Fridays For Future.

Cosa diresti agli haters di Greta? La risposta degli attivisti in piazza a Torino

In occasione della tappa a Torino di Greta, di ritorno da Cop25 di Madrid, Giornalettismo ha chiesto ad alcuni manifestanti di Piazza Castello cosa risponderebbero agli haters di Greta (e alle loro accuse), nella remota ipotesi che se ne trovassero uno davanti. Le soluzioni suggerite sono state diverse, ma vanno tutte in un’unica direzione.

«Gli haters vanno denunciati, ora abbiamo gli strumenti per farlo»: il consiglio di Elisa

«Dico a Greta e a tutti quelli che si stanno battendo per il nostro futuro di continuare per la loro strada e di non badare agli haters», afferma Elisa. Che però ha un’idea molto precisa di cosa bisogna fare quando ci si trova di fronte a un hater. «Non bisogna dargli nessuna risposta: bisogna denunciarli. Abbiamo gli strumenti per farlo ora. Non prendono di mira solo le idee ma anche e soprattutto le persone, fanno loro del male e questo non va bene», afferma.

Marco: «Greta guidata dai poteri forti? Anche se fosse non importa»

La pensa diversamente Marco, un giovane attivista che si trova in piazza a Torino non solo per partecipare alla manifestazione ma anche per distribuire volantini che invitano a un incontro per discutere di cambiamento climatico. «Credo che agli haters bisogna rispondere con educazione e con l’informazione, spiegando il proprio punto di vista e puntando sul ragionamento logico», afferma. E poi aggiunge: «Sostengono che Greta Thunberg sia costruita ad arte dai poteri forti. Anche se fosse l’imporntate è l’attenzione che porta su tematiche così importanti».

«E’ riuscita a riempire le piazze, tutto il resto non conta», gli fa eco Annamaria, una giovane mamma. Che aggiunge. «Comunque odiare una bambina in questo modo è davvero ignobile».

Greta è arrivata a Torino direttamente da Madrid a bordo di un’auto elettrica

Accolta dall’ideale abbraccio di centinaia di giovani torinesi, Greta ha annunciato la sua visita nella capitale sabauda appena qualche giorno fa, a conclusione di Cop25 a Madrid. E’ arrivata a bordo di un’auto elettrica, accompagnata dal padre, e ripartirà a breve in treno (la battaglia per una mobilità sostenibile è una delle principali per la giovane attivista svedese).

Uno dei giovani organizzatori: «Greta è la voce della scienza, ma non vogliamo divinizzarla»

«Alla base di tutto c’è l’ignoranza sui dati scientifici, Greta porta la voce della scienza e chi va contro di lei va contro la comunità scientifica», dice Pietro Morello, referente del movimento Fridays for Future.

«Non vogliamo divinizzare Greta, questo è un evento importante che celebra il fatto che da piu di un anno ci troviamo qui, è il nostro 50esimo presidio – aggiunge l’attivista – Greta ha scelto Torino perché ha un fortissimo impatto mediatico, tant’è che ha postato la foto del nostro corteo a cui hanno partecipato piu’ di 100 mila persone».

I giovani organizzatori di Fridays For Future Torinesi hanno fatto in modo che Greta, molto provata dal lungo viaggio verso Madrid prima e verso casa poi, fosse disturbata il meno possibile dalla stampa e dai fan. «Siamo molto felici che sia venuta a trovarcio – assicura Sara, studentessa che fa parte dello staff dell’organizzazione – Però dobbiamo ricordarci che a essere davvero importanti sono i temi su cui Greta è riuscita a portare tanta attenzione», afferma.

E infatti dal palco torinese arriva un rimprovero ufficiale da parte degli attivisti piemontesi. «Ora siete accorsi con telecamere e smartphone perché Greta ha deciso di partecipare a questo sciopero, ma noi siamo qui da oltre un anno. Combattete con noi per un futuro migliore».

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