Greta Thunberg, la giovanissima che bacchetta l’Europa: «Fate qualcosa per l’ambiente al più presto»

Guai a dire che le nuove generazioni non si danno da fare: basta guardare Greta Thunberg, che a soli 16 anni è riuscita ad imbarazzare i politici europei mettendoli di fronte ai loro errori. «Dicono che la nostra generazione salverà il mondo» ha detto nel suo discorso di fronte a Bruxelles «ma non c’è abbastanza tempo». La sua lotta per sensibilizzare la politica sull’ambiente inizia diversi anni fa, quando cominciò a scioperare fuori dal Parlamento svedese: ogni venerdì, invece di andare a scuola, Greta si sedeva lì con i suoi cartelli che sollecitavano la classe politica a prendere delle decisioni precise per salvare l’ambiente.

Greta Thunberg, dalla Svezia a Bruxelles per bacchettare l’Ue: «Chiediamo solo che ascoltiate la scienza»

Dalla Svezia a Bruxelles ci è venuta in treno. Un viaggio lungo, ma che non l’ha affatto sfiancata. Di fronte al presidente della Commissione Europa Jean Claude Juncker , Greta Thunberg si è mostrata più agguerrita che mai. «Non c’è abbastanza tempo per permetterci di crescere e prendere in mano la situazione – ha detto Greta davanti a-  Sappiamo che molti politici non vogliono parlare con noi. Bene, nemmeno noi vogliamo parlare con loro. Ma chiediamo loro di parlare con gli scienziati e di ascoltarli, perché noi stiamo solo ripetendo quello che stanno dicendo da decenni. Non abbiamo altri manifesti da difendere, ascoltare la scienza è la nostra richiesta».

https://twitter.com/EU_EESC/status/1098561714352726017

«Agite adesso, o sarete i più grandi malfattori della storia»

Greta Thunberg è arrivata dopo aver marciato insieme ad altri attivisti per la città belga contro il surriscaldamento globale e la disattenzione della classe politica europea e mondiale. E di fronte a quegli stessi politici ha portato una proposta concreta: «Se l’Ue deve dare il suo contributo equo per restare nell’obiettivo del limite di 2 gradi – previsto dall’accordo di Parigi sul clima – significa un minimo dell’80% di riduzione entro il 2030. Quindi, circa il doppio dell’ambizione rispetto alla proposta attuale». Guardando dritta negli occhi il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, Greta lo ha esortato ad agire «entro il prossimo decennio» altrimenti «i nostri successi e progressi sono stati vani». Non solo: «tutto quel che resta dei nostri leader politici sarà il più grande fallimento della storia umana, e saranno ricordati come i più grandi malfattori di tutti i tempi, perché avranno scelto di non ascoltarci e di non agire».

(credits immagine di copertina: © Nicolas Landemard/Le Pictorium Agency via ZUMA Press)

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