Solo 68 mila euro di risarcimento per la vita di Gloria e Marco, morti nel rogo della Grenfell Tower: la rabbia delle famiglie

La famiglia di Gloria Trevisan, la giovane architetta morta ormai tre anni fa insieme al suo fidanzato nel rogo delle Grenfell Tower, rifiuta con rabbia la cifra che dovrebbe risarcire la perdita di Gloria e Marco. Posto che nessuna cifra potrà mai restituire alle due famiglie i giovani che hanno perso, 68 mila euro suonano ridicoli dopo quanto accaduto nella notte tra il 13 e il 14 giugno nell’incendio in cui hanno perso la vita ben 72 persone. «Non accetteremo mai», fanno sapere i familiari di Gloria, «È questo il valore dei nostri ragazzi perduti?».

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La stima al ribasso che ferisce le famiglie dei due giovani

Nessuna somma di denaro potrà mai essere abbastanza per risarcire la vita di Gloria Tervisan e Marco Gottardi, i due architetti morti quando avevano solo 26 e 27 anni nell’inferno della Grenfell Tower di Londra. Con un mega processo ancora in corso, i familiari delle vittime si sono visti proporre «cifre che vanno dalle 10 alle 60 mila sterline, poco meno di 68 mila euro», come conferma l’avvocato della famiglia Trevisan Maria Cristina Sandrin. «È questo il valore dei nostri ragazzi perduti?», si chiedono le famiglie, con i genitori della giovane che hanno già fatto sapere che non accetteranno mai una tale cifra, che sembra stabilita andando decisamente troppo al ribasso: «Qui qualcuno ignora lo choc psicologico di una famiglia che non solo non ha più la propria figlia ma che ha vissuto la morte in diretta fino all’ultimo istante».

Gloria e Marco morti a causa della speculazione su i giovani in cerca di lavoro

Tanto emerge, a tre anni dalla tragedia: Marco, Gloria e le altre 70 persone che hanno perso la vita sono morti a causa della speculazione di quelli coinvolti. A processo ci sono grandi industrie come Arconic – che ha realizzato i pannelli che rivestivano il frattacielo -, la Whirlpool – che ha costruito il frigo dal quale è partito l’incendio -, la Rydon degli appaltatori, la Celotex dei pannelli isolanti, la Exova degli ingegneri anti incendio, la Rbck – proprietaria dell’immobile – e anche vigili del fuoco e il Dipartimento dell’immigrazione della sicurezza e della costruzione degli alloggi per le comunità.

 

 

 

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