Perché oggi sentirete parlare di «Grani di Pepe»? E cosa c’entra la Rai?

La Rai ha caricato su RaiPlay la quattordicesima stagione della serie tedesca «Grani di Pepe», tranne il dodicesimo episodio, avente per protagonista una ragazza transgender. Oggi la puntata risulta online, ma perché questo ritardo? C'è una qualche ragione di fondo? Ripercorriamo la storia

21/06/2022 di Giorgia Giangrande

In questi mesi la Rai ha caricato su RaiPlay e poi trasmesso su RaiGulp alcune stagioni di «Grani di Pepe», una serie tedesca in cui un gruppo di amici risolve casi criminali di tutti i tipi. E fin qui, nulla di strano. La polemica sorge nel momento in cui la Rai carica la 14esima stagione senza un intero episodio. Guarda caso, propio quell’unico episodio che ha come protagonista una ragazza transgender. Ad oggi, la puntata è stata resa disponibile su RaiPlay, ma con il titolo di Un nuovo arrivo anziché È perché sono una ragazza (la traduzione letterale del titolo tedesco Weil ich ein Mädchen bin).

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Grani di pepe: come nasce una notizia di cui parleranno tutti

Oggi, 21 giugno, la notizia del mancato caricamento da parte della Rai di un episodio riguardante una ragazza transgender sembra essere una notizia molto calda; eppure, oggi, 21 giugno, la puntata  figura regolarmente su Rai Play tra gli episodi della stagione 14 di Grani di Pepe.

Tre giorni fa, quando due utenti hanno segnalato alla Rai l’assenza della puntata sulla piattaforma Rai Play, la cassa di risonanza era piuttosto ristretta. Infatti, il primo post pubblicato sul tema aveva ottenuto solamente 116 likes.

 

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Un post condiviso da Raffaele Lafayet Di Filippo (@lafayetdta)

@lafayetdta e @alessiabusanixx – gli utenti portavoce della questione – hanno poi personalmente segnalato alla Rai la mancanza della puntata dalla piattaforma RaiPlay per un totale di 4 volte – raccontano in una didascalia – prima tramite il servizio “ScriveR@i” e poi tramite l’apposito form sul sito di RaiPlay.

I due, non si sono limitati a questo, ma hanno provato a utilizzare strumenti di segnalazione con una cassa di risonanza più ampia. Perché oggi, per fortuna, è molto semplice fare in modo che una notizia di nicchia diventi in un attimo di pubblico dominio: basta la condivisione di un post e – in molti casi – anche solo di una Story. 15 secondi possono cambiare il destino di una vicenda di attualità, di una campagna di raccolta fondi, di storie che – grazie alla potenza dei nuovi media – giungono al lieto fine. Ecco, quindi, che @lafayetdta e @alessiabusanixx si sono rivolti a Tommaso Felici – creator da 106 k – e a Trash Italiano, che di followers ne ha 4,3 milioni.

Come la Rai ha giustificato il ritardo nel caricamento dell’episodio Un nuovo arrivo

Che il titolo dell’episodio, una volta caricato, sia stato totalmente modificato, lascia un po’ perplessi. Non sta a noi far polemica, ma prima il ritardo, poi il titolo che nasconde – molto più dell’originale – il tema dell’episodio e poi, ancora, un errore di ortografia nel titolo. Tutto questo fa pensare a un fuoco da spegnere prima che divampi.

Prima i due utenti, poi le varie pagine e gli influencer che hanno condiviso la notizia, hanno permesso che la Rai si esponesse sul tema. Quasi messa con le spalle al muro. Questo è cambiato rispetto al passato: oggi le notizie non seguono più una logica top-down, ma bottom-up. Sono le persone a decidere a quali notizie dare risalto, quali sono le cause per cui vale la pena manifestare. Per cui vale la pena fare rumore.

In un primo momento, la Rai ha risposto ai due utenti rimanendo sul vago e ha citato come causa dell’assenza dell’episodio dei non meglio specificati problemi tecnici.

Dopodiché, tramite Fanpage, la Rai ha fatto sapere che la puntata della serie tv per teenager Grani di pepe dal titolo “Weil ich ein Mädchen bin” (“È perché sono una ragazza”) «ha avuto tempi di lavorazione più lunghi».
Seppur la puntata sia online, qualcosa continua a non convincere Raffaele Lafayet Di Filippo, uno dei primi utenti a segnalare l’accaduto. Ci sono dei punti poco chiari, davanti cui chiudiamo gli occhi ma che è doveroso illustrare. Racconta, infatti, che – nonostante abbiano scritto ad ogni indirizzo  possibile – è stato fatto sapere loro che se si fossero rivolti a Rai Kids avrebbero ricevuto spiegazioni sin da subito.

Stiamo facendo ulteriori polemiche? No, però le notizie vanno riportare integralmente.

E nel mese del Pride Month – tra la maggior parte dei giornali che si riferiscono al caso della professoressa Cloe nei modi più inappropriati e la Rai che censura un episodio con protagonista una ragazza transgender – mettere i puntini sulle i è quanto mai doveroso.

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