Le grandi dimissioni da Twitter: Musk costretto a chiudere gli uffici fino a lunedì

Ondata di lettere di dimissioni dopo le dichiarazioni di Musk sui nuovi turni in azienda

18/11/2022 di Redazione

La gestione di Twitter da parte del nuovo proprietario Elon Musk è particolarmente problematica nelle ultime ore. Non si tratta più, ormai, solo degli stravolgimenti dei meccanismi di funzionamento della piattaforma social (con alcune funzionalità, come Twitter Blue, che hanno visto aumentare il proprio costo e allargare le proprie funzioni anche alla presenza di una spunta blu di account verificato), ma si tratta della gestione interna all’azienda. Nelle scorse settimane, le ondate di licenziamento dei dipendenti che – secondo quanto risulta a Giornalettismo – sono state organizzate in due tranches, prima rivolte ai dipendenti con contratto, poi ai collaboratori esterni. Oggi, invece, il riassetto degli uffici e dei turni di lavoro, con Musk che avrebbe chiesto dedizione ed estremo attaccamento alla scrivania, anche oltre il normale monte ore. Il risultato sarebbe stato quello di un’ondata di grandi dimissioni da Twitter, da parte di manager e di dipendenti.

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Grandi dimissioni da Twitter, l’ondata dopo la revisione dei turni da parte di Elon Musk

Il numero delle dimissioni da parte di manager e dipendenti sarebbe talmente alto da aver costretto l’attuale board di Twitter (che, per il momento, fa ancora capo a Elon Musk, in attesa della nomina di un CEO ad hoc) a chiudere gli uffici dell’azienda almeno fino a lunedì prossimo, per evitare una sorta di “effetto contagio” delle dimissioni stesse e per permettere ai quadri dell’azienda di riorganizzarsi in virtù dei tanti ruoli che sarebbero rimasti scoperti dopo l’abbandono del posto di lavoro da parte di diverse figure chiave.

I dipendenti di Twitter hanno preso in parola il messaggio – che sapeva di aut aut – di Elon Musk: il nuovo corso di Twitter li avrebbe costretti a firmare un documento che li impegnava a «lunghe ore di lavoro ad alta intensità oppure ad andarsene». Molti hanno scelto la seconda opzione. Inoltre, comunicando la chiusura, Twitter ha invitato i dipendenti rimasti a di continuare a «rispettare la politica aziendale astenendosi dal discutere informazioni riservate sui social media, con la stampa o altrove».

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