Governo M5S-Lega, prima bozza del contratto. Salvini: «C’è accordo sui punti chiave»
12/05/2018 di Redazione
È sempre più vicina l’intesa per un governo M5S-Lega. Nel corso del tavolo tecnico odierno tra esponenti dei due partiti, iniziato a Milano, al Pirellone, nel primo pomeriggio e terminato intorno alle 20, è stata completata una prima bozza del programma comune, che prende il nome di ‘Contratto per il governo del cambiamento’. Secondo indiscrezioni i punti del programma messi a punto sono oltre venti, forse 22, certamente più dei 19 indicati in mattinata. «C’è sostanzialmente un accordo sui punti chiave», ha fatto sapere in serata Matteo Salvini. «Se la compatibilità arriverà all’80% si parte», ha aggiunto. Il confronto degli esponenti di Movimento 5 Stelle e Lega proseguirà domani. Anche Luigi Di Maio ha parlato di «ampi punti di convergenza». E ha chiarito: «Cercheremo di portare a termine il più possibile il lavoro in modo che la prossima settimana si possa portare a termine un lavoro il più possibile compiuto».
Resta il nodo del premier. È quasi certo che entrambi i leader, sia Di Maio che Salvini, rinunceranno al ruolo di presidente del Consiglio. È poco probabile la staffetta. Si cerca ancora un nome terzo che possa essere di alto profilo, gradito sia al Quirinale che ai partner europei. Non si sa se sarà un tecnico o un politico. Intanto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lancia un messaggio chiaro parlando di Einaudi: «La sua presidenza non fu notarile». Di seguito la diretta live della giornata (ultimo aggiornamento alle 21.15).
Governo M5S-Lega, nuova riunione sul programma: accordo vicino
ore 21.15. Governo M5S-Lega, botta e risposta Mattarella-Salvini. Nel corso della giornata della nuova riunione tecnica di Movimento 5 Stelle e Lega c’è stato anche un botta e risposta a distanza Sergio Mattarella e Matteo Salvini. Il presidente della Repubblica rendendo omaggio a Luigi Einaudi a Dogliani ha ricordato «si servì in pieno delle prerogative attribuite al suo ufficio ogni volta che lo ritenne necessario. Fu il caso illuminante del potere di nomina del Presidente del Consiglio dei Ministri, dopo le elezioni del 1953. Nomina per la quale non ritenne di avvalersi delle indicazioni espresse dal principale gruppo parlamentare, quello della Democrazia Cristiana». Mattarella ha sottolineato come quella di Einaudi fu «una presidenza tutt’altro che ‘notarile’».
«Einaudi va letto tutto», è stato il pensiero espresso ai giornalisti dal segretario del Carroccio. «Noi – ha detto Salvini dopo il tavolo tecnico – contiamo di portare a Mattarella una idea positiva di Italia poi lo ascolteremo con tutto il rispetto che merita il presidente della Repubblica». «Ho visto che oggi ha giustamente citato un grandissimo Einaudi. E io mi sono riletto quello che Einaudi scrisse nel 1944 su un Paese fondato sulle autonomie e le comunità locali e dove il prefetto ripugna alla democrazia. Quindi Einaudi è un grande, e leggerlo tutto fa bene…».
ore 20.40. Governo M5S-Lega, Di Maio: «Sul contratto possiamo terminare la prossima settimana». Il capo politico del Movimento 5 Stelle ha commentato la riunione tecnica in un video pubblicato su Facebook. «Siamo in una fase – ha spiegato – in cui dobbiamo approfondire ancora il contratto. Domani ci sarà una nuova fase e cercheremo di portare a termine il più possibile il lavoro in modo che la prossima settimana si possa portare a termine un lavoro il più possibile compiuto».
E ancora, in linea Salvini Di Maio ha detto che «il lavoro sul contratto di governo sta procedendo bene». «La discussione va avanti e ci sono ampi punti di convergenza. Non abbiamo parlato di nomi». Sul contratto di governo – ha detto ancora il leader del M5S – «dobbiamo acquisire il miglior risultato, altrimenti non ha senso andare al governo» ma «vedrete che presto sarà possibile vedere un governo che potrà cambiare veramente le cose per gli italiani».
ore 20.10. Governo M5S-Lega, Salvini: «Abbiamo parlato di conflitto di interessi, non vogliamo punire nessuno». Matteo Salvini ha confermato che nella riunione tecnica al pirellone tra Lega e M5S si è parlato anche di conflitto di interessi. «Di tutto. Senza voler punire nessuno, ma nessuno nemmeno nell’ambito dei 5 Stelle ha mai pensato a leggi punitive o restrittive che mettano a rischio l’economia, lo sviluppo o i posti di lavoro. È un dibattito che non c’è mai stato». A chi poi gli chiedeva se in questo programma ci sarà dunque un intervento sul conflitto di interessi, ha risposto: «Stiamo lavorando anche a questo, anche se ovviamente non è una delle mie priorità».
ore 20.05. Governo M5S-Lega, Salvini: «Se domani siamo qui non possiamo essere al Quirinale». «Se domani stiamo qua a scrivere, evidentemente non possiamo essere al Quirinale», ha detto ancora Matteo Salvini a chi gli chiedeva se con il Movimento 5 Stelle domanderà più tempo al presidente della Repubblica per la formazione del governo. «Contiamo di portare a Mattarella un’idea di Italia positiva per i prossimi anni e lo ascolteremo col massimo rispetto», ha aggiunto il segretario del Carroccio lasciando la riunione al Pirellone.
ore 19.54. Governo M5S-Lega, Salvini: «C’è l’impegno a rinegoziare i trattati Ue». Altre dichiarazioni di Matteo Salvini a riunione sul contratto di programma ancora in corso: «A me interessa che tutto questo non comporti rotture nel centrodestra perché io sono portavoce di una coalizione che non comprende solo la Lega. Se riusciamo a fare tutto questo insieme io sono contento». E poi: «L’idea è di mettere nero su bianco» il progetto per il futuro dell’Italia. «Questo ovviamente passa attraverso la rinegoziazione dei trattati Ue, altrimenti l’Italia soffoca. E su questo mi sembra ci sia una volontà comune»
ore 19.47. Governo M5S-Lega, Salvini: «Se c’è compatibilità sull’80% si parte». Matteo Salvini a margine della riunione ha anche affermato: «Se la compatibilità arriverà all’80% si parte. Altrimenti ci abbiamo provato». Secondo il segretario del Carroccio comunque «sui punti caldi» come tasse, pensioni e immigrazione c’è ottimismo
ore 19.45. Governo M5S-Lega, Salvini: «Non si sta parlando di nomi, cognomi o ministri». Matteo Salvini a margine del tavolo tecnico ha evidenziato come si discuta soprattutto di programma. «Sono contento perché si sta parlando di temi, non di nomi, non di cognomi, non di ministri». «Rispetto ad altre ipotesi di governo che vengono da Marte e di ministri se c’è accordo sui punti fondamentali è meglio un governo che si impegni sulla base di un programma».
ore 19.35. Governo M5S-Lega: Salvini: «C’è accordo sui punti chiave». Il segretario del Carroccio Matteo Salvini conferma l’intesa tra pentastellati e Lega nel corso del tavolo tecnico per la stesura del contratto di programma. «C’è sostanzialmente un accordo sui punti chiave», ha dichiarato a margine della riunione.
ore 19.30. Governo M5S-Lega, accordo da chiudere domani. L’accordo tra Movimento 5 Stelle e Carroccio sul contratto di programma per dar vita a un nuovo esecutivo politico probabilmente non si chiuderà stasera ma nella giornata di domenica. «Credo si chiuderà domani», ha detto ai cronisti il deputato della Lega Claudio Borghi uscendo dal Pirellone e lasciando in anticipo, per impegni personali, il tavolo tecnico M5S-Lega. «Sta andando bene, il lavoro è molto proficuo», ha spiegato l’onorevole senza approfondire i singoli punti della trattativa.
ore 19.25. Governo M5S-Lega, nodo Ilva ancora irrisolto. Resta ancora un nodo irrisolto quello dell’Ilva. Come riferito alle agenzie di stampa da fonti del Movimento 5 Stelle la questione è ancora sul tavolo della trattativa per il contratto di programma e non è stata ancora chiusa.
ore 19.15. Governo M5S-Lega, probabilmente riunione tecnica sul programma fino alle 21. La riunioen tecnica dei vertici di Movimento 5 Stelle e Lega sul contratto di programma potrebbe proseguire fino alle 20.30 o 21.00. Non ci sono comunque certezze sull’orario. Si punta a chiudere l’accordo.
ore 19.00. Governo M5S-Lega, accordo sui primi 10 punti. Le delegazioni di Carroccio e Lega, come riportato da agenzie di stampa, hanno raggiunto per ora un pieno accordo sui primi dieci punti del programma. I titoli del contratto, come detto, dovrebbero essere più di 20 rispetto ai 19 di stamattina.
ore 18.50. Governo M5S-Lega, Di Maio su Instagram: «Al centro dell’incontro i temi e le proposte». Una foto scattata nel corso della riunione tecnica dei vertici di Movimento 5 Stelle e Lega è stata pubblicata, sul suo profilo Instagram, anche da Luigi Di Maio. «A Milano per proseguire il lavoro sul contratto di Governo. Al centro dell’incontro i temi e le proposte per i cittadini», ha scritto il capo politico dei pentastellati.
ore 18.45. Governo M5S-Lega, Salvini pubblica una foto della riunione: «Lavoro per un futuro migliore». A vertice in corso sugli account social Matteo Salvini è stata pubblicata una foto della riunione. «Come promesso, lavoro fino all’ultimo per dare un futuro migliore all’Italia», ha scritto il leader del Carroccio su Facebook e Twitter.
Come promesso, lavoro fino all’ultimo per dare un #futuro migliore all’#Italia. pic.twitter.com/2L7BuICEQl
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 12 maggio 2018
ore 18.40. Governo M5S-Lega, risolti alcuni nodi. Nel corso del vertice tecnico per la stesura del contratto di programma di Movimento 5 Stelle e Lega sono stati risolti alcuni nodi. Si discute ancora di Ilva. La Lega è contro la chiusura dello stabilimento. I grillini nei mesi scorsi hanno parlato di «riconversione economica» che «passa ovviamente dalla chiusura delle fonti inquinanti, senza le quali le bonifiche sarebbero inutili».
ore 18.30. Governo M5S-Lega, nel contratto di programma almeno 22 punti. Stando a quanto riportato dalle agenzie di stampa al momento sarebbero 22 i punti del contratto di programma al quale lavorano gli esponenti di Movimento 5 Stelle e Carroccio al Pirellone.
ore 18.30. Governo M5S-Lega, faccia a faccia Di Maio-Salvini. Secondo indiscrezioni al Pirellone c’è stato anche un faccia a faccia tra tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il capo politico del Movimento 5 Stelle e il segretario del Carroccio per un confronto a due si sarebbero allontanati dai loro ‘sherpa’ che portano avanti aa trattativa sulla bozza di contratto di programma.
ore 18.25. Governo M5S-Lega, Di Maio in ritardo. Secondo indiscrezioni Luigi Di Maio ha pranzato con il consigliere del Movimento 5 Stelle in Regione Lombardia Dario Violi avrebbe poi avuto un incontro con un possibile ‘nome terzo’ per la presidenza del Consiglio.
ore 18.15. Governo M5S-Lega, vertice iniziato alle 14 ma Di Maio arrivato alle 17.15. È uno strano ritardo quello di Luigi Di Maio ad una riunione molto importante per mettere a punto il contratto di programma. Il capo politico del Movimento 5 Stelle è giunto al Pirellone a Milano, dove è in corso il tavolo tecnico, alle 17.15, circa un’ora dopo il segretario della Lega Matteo Salvini. L’incontro degli esponenti di M5S e Carroccio è iniziato alle 14.
ore 18.05. Governo M5S-Lega, da Leu critiche al Pd e a Renzi. Anche la sinistra più radicale critica la linea del Partito Democratico accusandolo di aver favorito l’intesa tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Roberto Speranza, nel corso di un’assemblea di Mpd a Roma, ha dichiarato: «Il Pd, e Renzi in modo particolare, hanno una responsabilità storica di aver favorito la saldatura tra la Lega e 5 Stelle, tifando irresponsabilmente per questo sbocco politico che poteva essere evitato nell’interesse dell’Italia. Non vorrei che il seguito di questo film e della traiettoria naturale del renzismo fosse immaginare un bipolarismo nuovo basato sulla frattura sistema-antisistema con la conseguenza di provare ad unificare sotto l’ombrello macroniano quel che resta del Pd con quel che resta di Forza Italia. Sarebbe un errore clamoroso su una direzione di marcia opposta a quell’orizzonte progressista a cui credo noi dobbiamo lavorare»
ore 18.00. Governo M5S-Lega, preoccupazione nel Pd. Nel Partito Democratico si ossserva con attenzione la trattativa tra Movimento 5 Stelle e Lega. E manifestano preoccupazione gli esponenti dell’area cosiddetta governista che avrebbero preferito un tentativo di dialogo con i 5 Stelle e non una chiusura netta. Il deputato Francesco Boccia, intervistato da Radio Radicale: «Il Pd non può permettersi nessuna euforia per un Governo Lega-M5S, sarebbe da incoscienti, anche se mi pare evidente che tra i fan del no al prescindere ad ogni tipo di dialogo abbia prevalso un certo entusiasmo. Ma non è così che si fa politica; si fa politica anche lavorando per impedire che nascano delle alleanze che possono danneggiare il Paese e che destano molte preoccupazioni, dalle idee sull’euro, all’Europa alla politica internazionale di Salvini».
ore 17.30. Governo M5S-Lega, partita da chiudere entro domenica. La partita del nuovo governo M5S-Lega dovrà essere necessariamente chiusa entro domenica. Nella giornata di mercoledì i leader di Movimento 5 Stelle e Carroccio hanno chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella altre 24 ore di tempo per mettere a punto l’intesa per un nuovo esecutivo politico. Il giorno seguente hanno aperto il tavolo del confronto sul programma chiedendo al capo dello Stato (e ottenendo) tempo fino a domenica per sviluppare la trattativa e indicare un nome per la premiership.
ore 17.25. Governo M5S-Lega, nodi sul premier: tecnico o politico, staffetta Di Maio-Salvini o terzo nome. Se i principali punti del programma comune di Movimento 5 Stelle e Lega e del cosiddetto contratto ‘per il cambiamento’ sono noti, sono ancora tutti irrisolti gli interrogativi sulla guida del governo. Non si sa con certezza se a Palazzo Chigi ci sarà una staffetta tra i due leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini (ipotesi poco probabile al momento) o verrà indicato al Quirinale un nome terzo di alto profilo. Non si sa inoltre se verrà scelta un tecnico o un politico.
ore 16.35. Governo M5S-Lega, Meloni: «No a premier lontano anni luce da Fdi, non cerchiamo poltrone». Giorgia Meloni torna a prendere le distanze, a tirarsi fuori, dalla trattativa e dagli accordi tra Movimento 5 Stelle e Lega. A margine di una manifestazione in ricordo del piccolo Alfie Evans la leadre di Fratelli d’Italia, che ieri ha incontrato Luigi Di Maio, ha dichiarato: «Fratelli d’Italia ha preso dei voti per dire cosa andava a fare al governo e per me la politica è questo, se mi si dice che devo rinunciare a quello in cui credo perché sono troppo di destra o mi si dice che devo accettare un premier M5S che è lontano da me anni luce non ci sto, per tutto il resto vediamo. Io giudico i fatti e vedo cosa si propone cosa fare. Ho il vantaggio della libertà che nessuno in Fdi è disposto in cambio di una poltrona a rinunciare a quello che crede».
ore 16.20. Governo M5S-Lega, protesta al Pirellone contro Di Maio, Salvini e Berlusconi. Al Pirellone, dove è in corso il tavolo tecnico di Movimento 5 Stelle e Carroccio per mettere a punto il programma di governo, è stata organizzata una protesta contro i due partiti. «Reddito per tutti, razzismo per nessuno», è uno striscione esposto nella via verso il grattacielo Pirelli. I manifestanti hanno esposto anche sagome di Matteo Salvini, Luigi Di Maio e Silvio Berlusconi. Di Maio e Berlusconi compongono anche le facce di uno stesso cartello: «La doppia faccia della casta». E un altro cartello: «Salvini, Di Maio, Renzi e Berlusconi, tutta la casta dei coglioni».
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ore 16.00. Governo M5S-Lega, almeno 19 punti di programma. Stando a quanto riferito dalle agenzia di stampa i punti del programma abbozzato finora da Movimento 5 Stelle e Lega (denominato ‘ Contratto per il governo del cambiamento’) sono almeno 19. È comunque possibile, tuttavia, che il programma subisca poi un incremento. Il dato dei 19 punti risale a prima che le delegazioni dei due partiti si incontrassero al Pirellone a Milano.
ore 15.55. Governo M5S-Lega, chi partecipa al tavolo tecnico. Al tavolo tecnico M5S-Lega a Milano, per il Carroccio partecipano l’ex ministro e attuale vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, il deputato Nicola Molteni, il senatore Armando Siri, il capogruppo al Senato Gian Marco Centinaio e il deputato Claudio Borghi. Per i pentastellati invece sono presenti il capogruppo al Senato Danilo Toninelli, il deputato Alfonso Bonafede, il deputato Vincenzo Spadafora, fedelissimo di Di Maio, e la deputata Laura Castelli. Al Pirellone è da poco entrato in auto anche il vicesegretario leghista e capogruppo alla Camera Giancarlo Giorgetti. Presente anche il responsabile della comunicazione del M5S Rocco Casalino. Alla riunione ovviamente anche i leader Salvini e Di Maio.
I principali punto del programma
I principali punti del programma di governo M5S-Lega sono stati comunicati per la prima volta dalle due forze politiche in una nota congiunta diffusa giovedì mattina. Nel comunicato sono stati elencati specifici punti di convergenza per il contratto da sottoscrivere. Nell’elenco sono finiti il superamento della legge Fornero, la sburocratizzazione e riduzione di leggi e regolamenti, il reddito di cittadinanza, con iniziale potenziamento dei centri per l’impiego, l’introduzione di misure per favorire il recupero dei debiti fiscali per i contribuenti in difficoltà, lo studio sui minibot, la flat tax, la riduzione costi della politica, la lotta alla corruzione, il contrasto all’immigrazione clandestina e la legittima difesa. Movimento 5 Stelle e Carroccio hanno anche precisato che reddito di cittadinanza e flat tax saranno le misure principali sulle quali opereranno.
Grillo fuori dalla partita
Il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo intanto non intende esporsi e mettere la faccia nel confronto in corso. «Io non seguo queste cose. Le segue Luigi, va benissimo, è un ragazzo in gamba», ha detto il garante dei pentastellati ai giornalisti lasciando l’hotel Forum di Roma per recarsi a Isernia.
Il nodo del nome del premier
Di Maio e Salvini continuano a precisare quanto sia prioritaria la partita del programma di governo rispetto alla squadra e al nome del premier. Interpellato al suo arrivo alla stazione a Milano il capo dei pentastellati, a chi gli chiedeva se il nodo della premiership stesse ostacolando la trattativa con la Lega, ha dichiarato: «Di nomi non abbiamo parlato ancora, oggi si parla del contratto di governo».
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La riabilitazione di Berlusconi
Il confronto politico per la nascita di un nuovo esecutivo non poteva non essere influenzato dalla riabilitazione di Silvio Berlusconi che ha cancellato gli effetti della condanna del 2013 per frode fiscale e quindi anche dell’incandidabilità del leader di Forza Italia prevista dalla legge Severino. Di Maio ha detto che l’ordinanza del Tribunale di sorveglianza «assolutamente» non cambia le carte in tavola. «La trattativa sul contratto di governo va avanti – ha dichiarato il leader del Movimento 5 Stelle -, perché l’obiettivo è di portare i migliori risultati per i cittadini? Prendiamo atto di questa notizia ma la mia considerazione non cambia».
(Foto di copertina dagli account Twitter e Facebook di Matteo Salvini)