Google ripristina l’elenco delle autorizzazioni delle app su Play Store

Dietrofront Google

23/07/2022 di Redazione

Dietrofront Google. Dopo aver annunciato che avrebbe effettuato meno controlli sul Play Store di Android, lasciando agli sviluppatori il compito di inserire sulle schede prodotto delle proprie app quali permessi esse richiedano, l’azienda di Mountain View ha deciso di tornare ad una gestione diretta del Play Store. È quanto ha riportato il sito everyeye.it.

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Ecco quanto scrive Brian Arnoldi: “All’atto pratico, ciò significa che la sezione dei permessi delle app rimarrà sul Play Store. Meno di una settimana fa, infatti, Big G aveva annunciato che la sezione sarebbe stata unita alla parte di Data Safety della scheda di ciascun software presente sul marketplace di Android, il cui compito è però un altro, ovvero fornire agli utenti un’idea di quali e quanti dati vengano raccolti dalle app che utilizzano. Il problema, in questo caso, è che le informazioni di Data Safety sono compilate dagli sviluppatori, e non da Google stessa: in altre parole, ciò significa che, se il cambiamento avesse avuto effetto, sarebbero stati gli sviluppatori a dover inserire l’elenco completo dei permessi richiesti dalle proprie app. Certo, Google ha richiesto “piena trasparenza” ai developers, ma la mancanza di controlli ha fatto temere a molti esperti un proliferare di app-truffa e spyware ai danni degli utenti. Dopo qualche giorno, pare che anche la stessa Google abbia capito l’entità del problema: come spiega l’account Android Developers su Twitter, Big G ha deciso di invertire tutti i cambiamenti sulla sezione permessi e separare nuovamente quest’ultima dall’area di Data Safety di ogni app. Nello specifico, il tweet del profilo Android Developers spiega che “la privacy e la trasparenza sono dei valori fondamentali nella community di Android. Abbiamo ascoltato il feedback degli utenti e abbiamo deciso di ripristinare la sezione permessi su Play Store. La sezione tornerà a breve”. Infine, un secondo tweet ha spiegato che “la sezione Data Safety, invece, garantisce agli utenti una visione semplificata di come l’app raccoglie, condivise e immagazzina i dati dell’utente. Vogliamo rendere i permessi richiesti dalle app più visibili e separati da queste ultime informazioni, così da permettervi di conoscere la capacità delle applicazioni di accedere a dati riservati”.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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