L’Italia non è un Paese per Gobee-bike, l’azienda ritira le bici: «Troppo vandalismo»
14/02/2018 di Gianmichele Laino
Sono sempre più le ragioni che spingono a non avere fiducia nel nostro Paese. Ad aggiungersi al lungo elenco arriva anche la notizia che la famosa azienda di bike-sharing (il servizio ecologico e green che permette ai cittadini di diverse città del mondo di condividere le biciclette, favorendo la mobilità sostenibile) Gobee-bike lascerà l’Italia.
LEGGI ANCHE > Bike sharing a Roma, tra entusiasmo e soste selvagge: «Eppure basterebbe un quadratino di vernice»
GOBEE-BIKE, IL COMUNICATO DELL’AZIENDA
Il motivo? Lo spiega la stessa azienda in un comunicato: «Durante i mesi di dicembre e gennaio – scrive l’azienda -, le nostre biciclette sono diventate il bersaglio di sistematici atti di vandalismo, trasformandosi così in oggetti da distruggere per puro divertimento. Mediamente, il 60% della nostra flotta europea ha subito danneggiamenti, vandalismi o è stato oggetto di fenomeni di privatizzazione».
GOBEE-BIKE, I PROVVEDIMENTI DELL’AZIENDA
I costi di questi atti di vandalismo, quindi, sono ritenuti insostenibili dall’azienda che si è vista costretta a prendere questa drastica decisione. L’azienda ha precisato che gli iscritti al servizio di bike-sharing sono già stati rimborsati dei 15 euro della cauzione e del credito presente sul conto. Gli account, infatti, sono tutti stati chiusi e l’app non è già più funzionante.
Il servizio Gobee-bike era presente a Roma, Torino e Firenze da pochi mesi: a fine anno (dicembre 2017), l’azienda era sbarcata in Italia. Sono bastati circa due mesi per far cambiare idea alla start-up che ha la sua sede centrale a Hong Kong. E che – evidentemente – ha ben altri standard.
(Credit Image: © Long Hei Chan/Pacific Press via ZUMA Wire)