Il premier Giuseppe Conte ha fatto il tampone: «Sono negativo»
09/03/2020 di Gianmichele Laino
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Repubblica, in cui ha spiegato le misure del decreto con cui ha esteso le misure di contenimento del contagio da coronavirus nel nord Italia, ha sottratto qualsiasi responsabilità a Palazzo Chigi sulla fuga di notizie legata alle anticipazioni del decreto stesso e ha fatto il punto sul suo stato di salute in questi giorni: «I medici che mi seguono – ha detto Giuseppe Conte – sono premurosi. Mi hanno fatto fare il tampone e sono risultato negativo».
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Giuseppe Conte tampone negativo: «I miei medici sono premurosi»
Il presidente del Consiglio ha fatto il tampone perché nei giorni scorsi è stato sul campo, nel quartier generale della Protezione Civile, per seguire l’evolversi dell’emergenza. Inoltre, è stato in contatto con diverse persone e le misure precauzionali per stabilire eventuali contagi dovevano per forza di cose essere applicate. Pertanto, la scelta di sottoporsi a un tampone che ha dato esito negativo.
Ma Giuseppe Conte ha parlato anche delle misure di sicurezza da prendere in questi giorni, invitando il popolo italiano a fare la sua parte per poter uscire al più presto da una situazione delicatissima. «In questo momento – ha detto Giuseppe Conte – è assai difficile fare previsioni, perché siamo di fronte ad un virus nuovo e con un tasso di virulenza che ancora stiamo sperimentando». Da qui le misure molto rigide che il governo italiano ha iniziato a prendere: «Il Nord non è propriamente una zona rossa – ha spiegato -, perché non abbiamo posto un divieto assoluto di ingresso e di uscita tra le due grandi aree del paese. Abbiamo però introdotto delle limitazioni alla circolazione delle persone, che valgono anche all’interno dell’area settentrionale. Chi viola queste disposizioni, viola l’articolo 650 del codice penale».
Giuseppe Conte e le misure contro il coronavirus
Il presidente del Consiglio, infine, ha ribadito che la confusione sulla diffusione della bozza per le misure contro il coronavirus non è stata assolutamente generata da Palazzo Chigi e che, se sarà necessario, potrebbero arrivare anche ulteriori misure di contenimento: «Il tasso di mortalità nel nostro Paese dipende da tante cose: dalla media di anzianità della nostra popolazione, dal fatto che ci fossero già delle malattie pregresse nella stragrande maggioranza dei casi. Ma il tasso di mortalità può dipendere da molte cose, compreso il nostro stile di vita».