La promessa di Giuseppe Conte: «Questa estate non staremo al balcone»
10/05/2020 di Redazione
In una lunga intervista al Corriere della Sera si registrano le parole di Giuseppe Conte sulle vacanze e sulla possibilità di una riapertura più estesa già a partire dal 18 maggio. Secondo il presidente del Consiglio, infatti, non sarà un’estate da trascorrere in lockdown quella italiana del 2020. Anzi, sarà importante – secondo il premier – visitare le località turistiche delle regioni italiane. Un elemento sul quale il governo, nel decreto rilancio, sta studiando anche una soluzione che possa incentivare i cittadini – con un bonus dalla portata di 500 euro – a trascorrere le proprie vacanze in Italia.
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Giuseppe Conte sulle vacanze, lo spiraglio lasciato dal premier
«Quest’estate non staremo al balcone – ha detto il presidente Giuseppe Conte sulle vacanze -, la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna e godere delle nostre città. Sarebbe bello se gli italiani trascorressero le proprie ferie in Italia, in sicurezza e seguendo le nuove regole». Insomma, sono parole che sembrano mettere decisamente sullo sfondo la possibilità di nuove e prolungate chiusure per il sistema economico italiano, quello che – in gran parte – si basa anche e soprattutto sul turismo.
Ma non è l’unica apertura che Giuseppe Conte si concede in merito alle riaperture. Attualmente, il dpcm prevede che il 18 maggio riaprano i negozi e gli esercizi commerciali che fino a questo momento sono rimasti chiusi (abbigliamento, gioiellerie, punti vendita di articoli casalinghi e mobili), mentre per i bar, i ristoranti, i parrucchieri e gli estetisti la data è fissata al 1° giugno. Tuttavia, potrebbe esserci la possibilità di anticipare quest’ultima tranche di riaperture e di avviarla proprio il 18 maggio, magari su base regionale.
«Stiamo raccogliendo i dati sull’ultimo monitoraggio – ha spiegato Conte -. Se sul piano epidemiologico la situazione resterà sotto controllo, potremo concordare con alcune regioni le riaperture anticipate. L’importante è procedere con attenzione, perché le imprudenze potranno essere pagate a caro prezzo».