Giuseppe Conte si defila dall’allarmismo di Salvini sull’ondata migratoria dalla Libia

19/04/2019 di Enzo Boldi

L’allarme era stato lanciato e rilanciato nei giorni scorsi, dopo che in Libia erano iniziate a esplodere le prime bombe di una guerra civile per sovvertire lo status quo. Si era immediatamente parlato di 800mila persone che, qualora il conflitto degenerasse, sarebbero state pronte a imbarcarsi dalle coste del Paese nordafricano per arrivare in Europa, probabilmente attraverso l’Italia. Matteo Salvini (seguito a ruota da Giorgia Meloni) aveva parlato di «ondata migratoria» che avrebbe portato con se anche molti terroristi foreign fighters, ma quei numeri erano già stati ridotti (e di molto) dalla Farnesina. Ora anche Giuseppe Conte ha smorzato l’allarmismo, anche se la situazione sul territorio libico resta ancora molto preoccupante.

«Al momento, dalle informazioni in nostro possesso, non emerge un quadro di imminente pericolo sulle possibili conseguenze sui flussi migratori verso l’Italia o altri territori dell’Unione Europea», ha detto Giuseppe Conte in audizione al Palazzo Madama per riferire ai senatori sulla situazione in Libia. Gli spaventosi numeri ‘dell’invasione’, dunque, non sembrano essere così paurosi e, al momento, non c’è alcun allarme.

Giuseppe Conte smorza le cifre dei flussi migratori dalla Libia

In futuro, però, alcune cose potrebbero cambiare: «Caos e violenza accrescono fortemente il rischio di una recrudescenza del terrorismo – ha proseguito Giuseppe Conte al Senato -, del resto ancora ben presente in Libia. Il protrarsi del conflitto, che potrebbe degenerare in una guerra civile, va scongiurato rapidamente». Il presidente del Consiglio ha escluso un intervento militare armato da parte dell’Italia, come già confermato nei giorni scorsi sia dalla Farnesina che dal Ministero della Difesa.

Salvini rivede le stime dell’ondata migratoria

Nella serata di giovedì anche Matteo Salvini ha rivisto le stime di questa ‘ondata migratoria’, facendola passare dagli 800mila paventati qualche giorno fa a qualche migliaia. Il Viminale però, ha assicurato il Ministro dell’Interno da Bruno Vespa, continuerà a vigilare e a puntare non solo su una politica di porti chiusi, ma a una collaborazione con l’Unione Europea, auspicando un aiuto anche dalla Francia.

 

(foto di copertina: ANSA/FILIPPO ATTILI UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI )

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