Questa volta, Giuseppe Conte si fa fare le domande dai giornalisti (ma non finisce benissimo)

Giuseppe Conte ha voglia di parlare. Non solo il lungo monologo in conferenza stampa per dare un ultimatum ai suoi due vicepremier, chiedendo loro di fargli fare il presidente del Consiglio in santa pace, senza bisogno di pungoli esterni. Addirittura, il premier ha permesso ai giornalisti convocati nella sala stampa di Palazzo Chigi di rivolgergli alcune domande.

Giuseppe Conte domande, ecco com’è andata

Una novità, visto che ultimamente Giuseppe Conte aveva abituato la stampa a monologhi più che a vere e proprie conferenze stampa con interazioni. Ma evidentemente il presidente del Consiglio ha voluto dare il segnale di un nuovo corso della sua presidenza. Per questo ha accettato il confronto, senza apparenti condizionamenti esterni dettati da strategie di comunicazione pilotate dal Movimento 5 Stelle. Forse l’atto più forte di tutta questa conferenza stampa, che segna quantomeno una equidistanza dalla Lega e dai pentastellati.

Giuseppe Conte ha risposto sulla Tav, ad esempio. Ricordando che l’opera ha superato la prova dell’analisi costi-benefici e che può essere strategica. Tuttavia, ha ribadito che se la Francia e se l’Unione Europea non dovessero fare il loro, allora l’intero impianto dell’opera sarebbe rimesso in discussione. Una non risposta, nei fatti.

Giuseppe Conte domande permesse, ma poche risposte per i giornalisti

Giuseppe Conte ha anche provato a scherzare con l’inviato di Piazzapulita, ricordandogli la frase carpita a Davos mentre stava parlando con Angela Merkel. Anche a lui, che aveva chiesto una data per rendere valido questo ultimatum, Giuseppe Conte non ha risposto, dicendogli che quella sulla Merkel («quando dico basta, riesco a tenere a bada Di Maio e Salvini») era soltanto una battuta.

Addirittura si infiamma quando la corrispondente della stampa tedesca gli ha fatto una domanda sulle morti in mare: «Non permetto a nessuno di dire che questo governo lascia morire in mare le persone. Ci siamo intesi e non ho altro da dire». Evidentemente, quando la sala stampa si stava infiammando, Giuseppe Conte ha pensato bene di fare una ritirata strategica: ha risposto a un’ultima domanda e poi ha scelto di andare via.

Un cambio di passo, senz’altro. Sulla sua riuscita c’è ancora qualche riserva.

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