Ma davvero credete al complotto tra Bill Gates e Giuseppe Conte per installare un microchip con il vaccino?

Il contatto telefonico Giuseppe Conte-Bill Gates c’è stato sabato sera. In mezz’ora di colloquio, il fondatore della Microsoft ha avuto parole di apprezzamento per le eccellenze della ricerca italiana sui vaccini – tra cui quella che viene condotta a Pomezia e che è già in stato di avanzamento – e ha ringraziato il nostro Paese per il contributo finanziario alle sue fondazioni. Ma la rete, quando ha sentito questa notizia, ha subito scatenato i suoi peggiori istinti complottisti. E allora eccolo qui, il piano previsto dal governo italiano per installare sottopelle un microchip che possa tenere traccia di tutta la popolazione da impiantare nel corpo umano contestualmente al vaccino.

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Giuseppe Conte-Bill Gates, l’assurda teoria del complotto

Una notizia che non ha alcun fondamento e che si sta comunque diffondendo sui social network come tante altre bufale sul conto di Bill Gates e sugli obiettivi della sua fondazione filantropica (la Fondazione Bill & Melinda Gates) sugli equilibri del pianeta e sulla popolazione mondiale.

«È stata resa pubblica la telefonata di Bill Gates che istruiva il nostro Capo del Governo su come dover procedere?» – si chiede un utente di Twitter: 

Altre persone sottolineano la casualità su presunti report catastrofici legati al coronavirus e i legami con la fondazione che fa capo proprio a Bill Gates:

Insomma, c’è un discreto movimento sui social network che crede che Bill Gates sia responsabile di chissà quali atti atroci e che si stia servendo del governo italiano per realizzare i suoi scopi. Tra cui, ovviamente, quello di mappare tutta la popolazione mondiale con un vaccino che, non si sa come, possa diventare anche microchip per controllarci, per misurare le nostre capacità fiscali ed economiche, per sottrarci di fatto la libertà.

Ovviamente, nulla di tutto questo è vero: la telefonata con il presidente del Consiglio Conte è servita a stabilire una linea comune – che verrà comunque aggiornata nei prossimi giorni – su come procedere per rendere ancora più rapide le procedure di sperimentazione dei vaccini che partono anche da alcuni stabilimenti italiani come quello di Pomezia.

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