Guida pratica per capire l’importanza della commissione d’inchiesta sul caso di Giulio Regeni
30/04/2019 di Gianmichele Laino
È pronta a partire, non sarà come le altre. La commissione parlamentare d’inchiesta sul caso di Giulio Regeni ha preso ufficialmente il via oggi. Ieri, c’è stato un primo passaggio in aula. Quello diventato famoso per la presenza di 19 parlamentari. Un numero che – sebbene possa far discutere e storcere il naso – rientra nella dinamica dei lavori d’aula: il passaggio fondamentale, quello in cui sarà richiesta una presenza massiccia di deputati, ci sarà al momento della votazione.
Da chi sarà formata la commissione d’inchiesta su Giulio Regeni
Che, come già detto, quest’ultima è avvenuta nella giornata di oggi. Occorre ora capire perché questa commissione d’inchiesta sia davvero importante e perché non debba essere percepita come un semplice tecnicismo parlamentare. I poteri che vengono dati alle commissioni d’inchiesta parlamentari, innanzitutto, sono quelli dell’autorità giudiziaria. Già questo dovrebbe dare qualche indizio su come una istituzione del genere possa essere potenzialmente incisiva.
Ovviamente, molto dipenderà dal presidente della commissione d’inchiesta, la cui figura è centrale in un organismo del genere. Vista la convergenza dei due partiti di maggioranza sulla necessità dell’istituzione della commissione d’inchiesta sul caso di Giulio Regeni, è molto probabile che sarà uno dei due gruppi parlamentari di maggioranza a esprimere questa carica. Ancor più probabile è che il presidente della commissione sia un esponente del Movimento 5 Stelle, visto che il partito ha dato una spinta ulteriore alla sua formazione. L’input iniziale, infatti, era partito dai deputati di LeU, con una proposta che aveva visto l’impegno in particolar modo di Erasmo Palazzotto e di Laura Boldrini. Il Movimento 5 Stelle ha successivamente approfittato di ciò per alzare il livello dell’attenzione sulla stessa commissione d’inchiesta, dopo una fase di stallo. Tutti gli indizi portano a un nome pentastellato per la presidenza. Ruolo che, lo ribadiamo, sarà fondamentale.
I compiti della commissione d’inchiesta su Giulio Regeni
La commissione d’inchiesta avrà due compiti in particolare: quello di richiedere alla magistratura gli atti delle indagini svolte fino a questo momento sul caso di Giulio Regeni e quello di convocare audizioni con personalità istituzionali e non. Nel primo caso, si tratterà di acquisire del materiale che, in pratica, è già stato analizzato da chi sta indagando sulla morte del ricercatore italiano. Il secondo punto è ancor più importante, perché potrebbe portare a esaminare nuovi elementi. Ovviamente, la commissione d’inchiesta potrà convocare anche perentoriamente dei testimoni, purché questi siano italiani.
I membri della commissione d’inchiesta, tuttavia, potranno anche recarsi al Cairo, in Egitto, per acquisire nuove informazioni sul caso della morte di Giulio Regeni. E potrebbe essere questa un’occasione fondamentale per far luce sulle persone coinvolte nel suo omicidio. Un passaggio decisivo che potrebbe aggiungere più di un tassello alla verità.
La commissione, probabilmente, non arriverà alla diretta individuazione dei colpevoli: questo è un compito che spetta alla magistratura. Ma potrà farci capire quanto, ad esempio, le autorità egiziane abbiano ostacolato la ricerca della verità e potrà aprire nuovi filoni da indagare per individuare le responsabilità politiche della morte di Giulio Regeni. E di tutto quello che è venuto dopo.
(Credit Image: © Patrizia Cortellessa/Pacific Press via ZUMA Wire)