Giulia Grillo: «Il pandoro è pesante e senz’anima, come il Pd»

22/12/2018 di Enzo Boldi

Sono poche le certezze che si ripropongono ogni Natale. La programmazione di Una Poltrona per Due sui canali Mediaset, la scelta tra il torrone al cioccolato o quello bianco e l’atavica battaglia tra pandoro e panettone (con la suddivisione in chi li ama farciti, con uvetta, senza uvetta, con canditi e senza canditi). E proprio su questo tema si è espressa anche il ministro della Salute Giulia Grillo, che ha utilizzato un paragone divertente in chiave Partito Democratico.

«Preferisco il panettone. Il pandoro mi sembra senz’anima e poi è pesante, come il Pd», ha detto Giulia Grillo intervistata dalla trasmissione Un Giorno da Pecora in onda su Rai Radio1. Un paragone simpatico e molto verosimile, ma non dal punto di vista del pandoro (perché per quello vale la linea latina del de gustibus), ma perché le ultime vicende interne ai dem – dalla sconfitta al referendum, agli ultimi mesi del loro governo, fino ad arrivare alle ultime elezioni e al noioso dibattito interno sulla leadership – sono diventate veramente pesanti e senz’anima.

Giulia Grillo e il pandoro pesante come i dem

Il conduttore Giorgio Lauro ha sollecitato Giulia Grillo chiedendole se per lei il pandoro può essere considerato come il Pd: «Ecco, sì: trasparente, senza sostanza», ha risposto il ministro della Salute. Il panettone, invece – rispondendo all’altra conduttrice Geppi Cucciari – «è più simile al M5S perché è più saporito». Una battuta simpatica con un paragone che, volente e nolente, appare come la fotografia dello stato attuale delle cose, ma qualcuno non l’ha prese bene. E non qualcuno del Pd.

L’insulto più grande è paragonare qualcosa al Pd

«Offese ingiustificate, senza fondamento e intollerabili a una delle istituzioni della città di Verona, soprattutto a ridosso delle festività natalizie e in un momento in cui un’azienda della nostra città, storica produttrice, sta lavorando faticosamente per risollevarsi», questo il giudizio di Alessandro Montagnoli, consigliere regionale leghista del Veneto, toccato fortemente dalla battuta di Giulia Grillo. A fine 2018, quindi, ricordate che l’insulto più grande di tutti è paragonare qualcosa o qualcuno al Pd.

(foto di copertina: ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)

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