Giovanni Tria anticipa: entro stasera il governo svelerà le correzioni e le decisioni politiche
11/12/2018 di Gaia Mellone
Domani l’appuntamento è tra Giuseppe Conte e Jean Claude Juncker ma ad accompagnare il premier italiano ci sarà anche il ministro dell’economia Giovanni Tria, che rassicura che lui e ilil leader del governo «abbiamo discusso della manovra in generale». Le annotazioni arrivate dall’Unione Europea non sono cadute nel vuoto, ma sono state recepite. Come? lo si scoprirà questa sera.
Tria fa spoiler: «la manovra non verrà rivoluzionata”
Giovanni Tria non si sbottona sulle modifiche che sono state apportate alla manovra di bilancio, ma conferma che reddito di cittadinanza e pensioni sono rimaste invariate. «Le misure tecnicamente richiederanno qualche mese per essere realizzate» spiega ai giornalisti il ministro impegnato al Welfare Italia Forum 2018, ma specifica anche che «la manovra non verrà rivoluzionata». Sembra quindi che sul tavolo della trattativa a Bruxelles di domani quindi ci saranno sì delle novità, ma non sostanziali. Sicuramente la priorità della discussione con l’Europa resta il deficit. «È ovvio che se è possibile un accordo con la commissione Ue forse è preferibile andare a una riduzione del deficit» ha spiegato ai giornalisti il ministro Giovanni Tria, aggiungendo che la motivazione guarda al futuro: «Non perchè non servano le misure espansive ma perché c’è incertezza e bisogna ritrovare la fiducia». La parola d’ordine è quindi collaborare e mantenere le promesse.
Le modifiche sulla manovra verranno rese note questa sera: «Ormai resta solo la scelta politica»
Interventi sul deficit, modifiche parziali, riconferma di reddito di cittadinanza e pensioni. Sono questi i pochi dettagli che si conoscono sul ciò che verrà discusso domani a Bruxelles. Giovanni Tria però ha dichiarato che «ormai siamo arrivati, entro la giornata si arriverà a determinare quali sono i possibili saldi e poi ci sarà la decisione politica», sottintendendo che questa sera ci sarà probabilmente un ulteriore incontro tra i leader di governo per affinare gli ultimi dettagli, e presentarsi a Juncker uniti e si spera, stavolta con un lieto fine all’orizzonte.
(Credits immagine di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)