Il doppiopesismo del giornalismo italiano davanti alle non risposte di Conte in tv

Attaccato ora che allena l'Inter, in passato il bersaglio erano i giornalisti

10/12/2020 di Gianmichele Laino

Fischio finale di Inter-Shakhtar 0-0. I nerazzurri sono fuori dalle competizioni europee. I giornalisti e Antonio Conte iniziano a prepararsi per le sue dichiarazioni davanti alle telecamere e in conferenza stampa. La domanda sull’impostazione della partita viene proposta da Fabio Capello, in studio per Sky Sport. La lunga disamina tattica dell’ex allenatore, alla fine si concludeva con la constatazione che – nella sua opinione – l’Inter non avesse giocato con il coltello tra i denti per vincere la partita. L’allenatore nerazzurro non ha risposto, è rimasto volontariamente in silenzio attendendo la domanda della giornalista Anna Billò, che ha provato a interrompere la spiacevole situazione che si stava creando.

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Giornalisti e Antonio Conte, un rapporto sempre complesso

La reazione dell’allenatore dell’Inter ha suscitato una sorta di levata di scudi da parte dei colleghi, che hanno evidenziato come l’atteggiamento di Antonio Conte non fosse stato rispettoso delle persone presenti in studio. Lo stesso Sandro Piccinini – che da quest’anno collabora con Sky – ha elogiato i propri colleghi per la loro reazione e per la gestione di una situazione sicuramente non piacevole, con l’intervistato che, di fatto, si è sottratto a domande e commenti.

Tuttavia, questa reazione abbastanza unanime non si è vista quando, nel 2013, Antonio Conte era allenatore della Juventus. Maurizio Pistocchi – storico commentatore Mediaset – aveva posto una domanda tattica al tecnico bianconero dopo la sconfitta per 2-0 sempre in Champions League ma contro il Bayern Monaco. Pistocchi evidenziava come con il 3-5-2 Conte avesse sofferto mentre, nell’ultimo quarto d’ora di partita, con un cambio di modulo, la Juve si fosse resa molto più pericolosa. La disamina si concludeva con «è giusto cambiare modulo?». La risposta fu «tu devi cambiare mestiere».

Giornalisti e Antonio Conte, il caso di Pistocchi

Come evidenzia lo stesso Pistocchi nelle ultime ore, tuttavia, in quella circostanza non ci fu alcuna solidarietà nei confronti di chi aveva posto la domanda: «Nel 2013 – dice Pistocchi -, dopo Juve-Bayern 0:2, ad una domanda tecnica, sul 3:5:2, Conte rispose in maniera cordialmente irrispettosa. Nessuno, neanche a Mediaset, prese le mie difese. E avevo ragione. Oggi ha risposto stizzito ai padroni del calcio in tv, e si sono scandalizzati tutti. Ipocriti».

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