Il sindaco di Bergamo chiede di chiudere tutto per due settimane: «Come fosse agosto» | VIDEO
09/03/2020 di Enzo Boldi
Bergamo è stato uno dei centri più colpiti dall’emergenza Coronavirus, con casi di contagi conclamati che, in particolare nell’ultima settimana, sono saliti in gran numero. Il sindaco Giorgio Gori, intervenendo questa mattina in collegamento con Omnibus La7, ha ricordato che anche i cittadini debbano avere delle responsabilità, così come le istituzioni. Poi fa un discorso temporale sulle chiusure delle attività, ricordando come la soluzione possa essere chiudere tutto, anticipando quel che accade sempre ad agosto, nel periodo delle ferie estive.
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Nel suo intervento su La7, Giorgio Gori ha parlato di come molti cittadini, anche delle sua terra, abbiano sottovalutato il rischio recandosi in località sciistiche nonostante l’allarme fosse evidente e palese. Comportamenti censurabili che non sono andati di pari passo con i provvedimenti presi dal governo. Il sindaco di Bergamo ha sottolineato come questo non sia il tempo per fare polemiche, perché la priorità deve essere la gestione dell’emergenza sanitaria, senza consumare energie a cercare responsabilità. Se qualcuno ha avuto qualche colpa, lo si vedrà al termine di questo stato.
Giorgio Gori e le chiusure come ad agosto
Il discorso, poi, si è spostato inevitabilmente sul settore economico. E qui Giorgio Gori ha chiesto di fare come in agosto: chiudere tutto per due settimane. E non è un paradosso che ha una sua razionalità: nel suo discorso, infatti, il sindaco di Bergamo sottolinea come lo stop alle attività (in special modo quelle commerciali) sia una realtà che si ripropone ogni anno nel periodo estivo. Quindi, secondo questo sillogismo, gli effetti sull’economia sono contingentati. Basterebbe, dunque, applicare quello standard per evitare effetti catastrofici. Ovviamente il tutto deve essere coordinato e su spinta univoca. E, ovviamente, deve essere compito del governo dare queste disposizioni.
(foto di copertina: Da Omnibus La7)