Giorgia Meloni invita Jerry Calà a suonare ad Atreju

La polemica risale a qualche giorno fa. La conosciamo bene. Jerry Calà è stato intervistato dal quotidiano Il Giornale e aveva detto di avere difficoltà a trovare alcune serate in cui lavorare «forse perché non odora di sinistra». Una dichiarazione piuttosto precisa, che abbiamo interpretato come una sovrapposizione tra mondo della politica e mondo dello spettacolo. Il sottinteso, infatti, poteva essere che i politici riescono ad avere potere decisionale anche sullo show-business. Ora, però – dopo quelle dichiarazioni – ci pensa Fratelli d’Italia: Giorgia Meloni invita Jerry Calà a suonare alla prossima festa del partito.

Giorgia Meloni invita Jerry Calà ad Atreju 2019

Il tradizionale appuntamento di Atreju è stato rilanciato anche per questo 2019, sempre sull’isola Tiberina a Roma. Si tratta di un momento di aggregazione per Fratelli d’Italia dove, solitamente, si incrociano politica e riferimenti artistici e culturali dell’orbita del partito di Giorgia Meloni.

«Anche nel mondo dello spettacolo – ha scritto Giorgia Meloni – il fanatismo ideologico fa da padrone… Vieni a suonare ad Atreju 2019. Sei il benvenuto. Forza Jerry Calà

Le dichiarazioni di Jerry Calà

Tuttavia, era stato lo stesso Jerry Calà – attraverso un tweet rivolto direttamente a Giornalettismo – a rispondere e a ridimensionare il problema del suo mancato lavoro: «Sempre bravi a riportare le dichiarazioni – aveva scritto -. Io non manco dai palcoscenici, anzi quelli li calco per 140 giorni l’anno e lavoro tantissimo E se mi chiamano e la gente riempie i teatri, le piazze e i locali dove mi esibisco magari qualcosa saprò fare…O volete offendere il pubblico?».

Dunque, il cantante e uomo di spettacolo ridimensiona parzialmente quelle che sono state le sue dichiarazioni al giornale. Tuttavia, l’invito di Giorgia Meloni rimane. Jerry Calà, in virtù delle sue frasi, era stato attaccato pesantemente – e anche in maniera fuori luogo e fuori contesto – dalla dem Anna Rita Leonardi, che gli aveva rivolto degli insulti. Lui stesso ha risposto a questi attacchi con un lungo post su Instagram in cui si dice «preoccupato di vivere in un paese dove coloro che dovrebbero rappresentare la democrazia non sono nemmeno in grado di sostenere un confronto civile, capaci soltanto di ripiegare sull’insulto gratuito».

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