Giorgia Meloni si indigna per la rivista della destra olandese piena di luoghi comuni sugli italiani
29/05/2020 di Gianmichele Laino
L’avete vista la copertina di Elsevier Weekblad? Si tratta di un settimanale olandese che, solitamente, esprime le opinioni e le voci più illustri in patria della destra conservatrice. Giorgia Meloni – che, per sua stessa definizione rappresenta LA destra in Italia – si è indignata perché nell’ultimo numero, per trattare l’argomento del Recovery Fund, ha utilizzato una doppia immagine, farcita di luoghi comuni sull’Italia e sugli italiani, ma non solo. In realtà la presa in giro era nei confronti di tutti i Paesi del sud dell’Europa.
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Giorgia Meloni contro Elsevier, la testata di destra olandese
Ripugnante copertina del settimanale olandese Elsevier Weekblad con italiani raffigurati come parassiti nullafacenti. Non accettiamo lezioni da chi ha creato un paradiso fiscale in Europa e drena risorse ad altri Stati. Di Maio pretenda scuse immediate 👉🏻 https://t.co/VxlbN1Ca9E pic.twitter.com/ojb4zoOFHX
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) May 29, 2020
Quali? I soliti. Il vino, le vacanze, le donne avvenenti, i baffi alla super Mario, l’atteggiamento scanzonato e menefreghista rispetto al lavoro. L’immagine degli italiani è stata contrapposta, invece, a quella più schematica dell’operosità dei paesi dell’Europa del nord. Secondo Elsevier, sarebbe questa la sintesi del Recovery Fund: il lavoro dei cittadini olandesi pagherà gli aiuti ai cittadini italiani in questa emergenza economica post coronavirus.
I tre cortocircuiti di Giorgia Meloni contro Elsevier
La prima a scattare sull’attenti è Giorgia Meloni che si indigna e che chiede spiegazioni, sollecitando – ancora una volta – il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ad alzare la voce contro una testata giornalistica europea (un po’ come era successo con il video satirico della Pizza Corona, vi ricordate?): «Ripugnante copertina del settimanale olandese Elsevier Weekblad con italiani raffigurati come parassiti nullafacenti. Non accettiamo lezioni da chi ha creato un paradiso fiscale in Europa e drena risorse ad altri Stati. Di Maio pretenda scuse immediate».
Ora. Il cortocircuito avviene per due motivi. Uno: non è che il ministro degli Esteri italiani può avere come sua attività principale quella di chiedere scuse immediate a ogni testata che proponga un articolo pieno di luoghi comuni sull’Italia (l’elenco sarebbe sin troppo lungo anche per lo stesso Di Maio). Due: la testata è il punto di riferimento culturale della destra olandese, quella che – in più di un’occasione – ha trovato convergenze anche con Fratelli d’Italia in sede europea. Poi, potremmo aggiungere anche una terza opzione: ma se non era d’accordo con lo strumento del Recovery Fund, perché Giorgia Meloni si indigna così tanto? Saperlo…