Il post della Meloni sulla chiusura dei social di Trump che la fa sembrare un’altra storia

Il post di Giorgia Meloni sulla chiusura dei social di Donald Trump racconta una storia che non tiene conto dell'istigazione alla violenza

10/01/2021 di Ilaria Roncone

Seppure quanto accaduto a Capitol Hill sia un attacco aperto alla democrazia, condannato da praticamente quasi tutte le parti a prescindere dal colore politico, Giorgia Meloni continua a raccontare la sua versione della storia. Una versione che, in prima battuta, l’ha vista condannare in maniera paradossale quanto stava succedendo in quelle ore a Capitol Hill: «Seguo con grande attenzione e apprensione quanto sta accadendo negli Stati Uniti, mi auguro che le violenze cessino subito come chiesto dal Presidente Trump». Poco importa, appare evidente dai toni, che quei disordini fossero frutto di mesi e mesi di palese istigazione dei suoi “fan” da parte del tycoon: la posizione di Giorgia Meloni social Trump sembra voler mettere in risalto solo ciò che conviene.

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Giorgia Meloni social Trump: il commento della leader di FdI

Conferma apertamente la sua posizione e la sua visione su quanto sta succedendo in America, Giorgia Meloni, bollabile in tutto e per tutto come appartenente alla narrazione sovranista. Sull’espulsione di Donald Trump dai social – prima da Facebook e poi da Twitter – la leader di Fratelli d’Italia scrive sui suoi account social: «Sono felice che nessun politico italiano noto abbia commentato positivamente la vergognosa censura dei profili social di Trump. Adesso servirebbe un piccolo sforzo in più e condannare chi pensa che una società privata quotata in borsa abbia il diritto di calpestare la democrazia e la libertà dei popoli. Coraggio, possiamo farcela». Quale democrazia, considerato che la maggioranza in Usa ha votato per Biden? Quale libertà, quella di assaltare un’istituzione e utilizzare tanta violenza fino ad arrivare alla perdita di vite umane, al ferimento di decine di persone e alla distruzione di un bene pubblico?

La lezioncina di Giorgia Meloni

Giorgia Meloni parla come se si stesse rivolgendo a dei bambini a cui deve insegnare qualcosa o a persone molto sciocche che non vedono l’evidenza. La scelta di parole e di tono esprime perfettamente la parzialità sua e del suo mondo, quello delle destre e dei sovranisti, che – in questo caso – guardano al ban di Trump chiamandolo censura e fingendo che non ci sia alcun legame tra la libertà di parola di cui il tycoon ha sempre goduto, raggiungendo milioni e milioni di persone con le sue teorie complottiste, e quanto successo negli Stati Uniti mercoledì 6 gennaio. Un atteggiamento che, come sempre, fa tanto comodo alla politica ma molto male alla civiltà in cui viviamo e ai cittadini.

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