Giorgia Meloni non sa a chi si riferisca Berlusconi quando dice di aver portato i fascisti al governo
29/09/2019 di Redazione
A Giorgia Meloni non sono affatto fischiate le orecchie quando Silvio Berlusconi, in un incontro di Forza Italia dedicato ai seniores del partito e alle pensioni, ha affermato di essere stato lui a sdoganare «leghisti e fascisti al governo». Le sue parole di stizza arrivano all’indomani dei dissidi all’interno del centrodestra sul ruolo da assegnare a Forza Italia e sul sorpasso del partito del Cavaliere subito proprio ai danni di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che, un tempo, era la responsabile giovanile del Popolo delle Libertà. L’allieva che ha superato il maestro, insomma.
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Giorgia Meloni contro Silvio Berlusconi: «Fascisti al governo? Non so a chi si riferisca»
«Non so bene a cosa si riferisca Berlusconi con le sue etichette, certo non a FdI – ha detto la Meloni in un’intervista al Corriere della Sera -. Mi paiono dichiarazioni di chi è in chiara difficoltà, posso comprendere…». Se Matteo Salvini e Giorgia Meloni criticano il centrosinistra per i suoi dissidi interni, non si può dire che nel centrodestra la situazione sia poi così tranquilla e distesa.
Berlusconi, infatti, si sente tagliato fuori dalla coppia Salvini-Meloni e ha il timore di perdere, ogni giorno che passa, pezzi del suo partito per strada. Tanto più che adesso il pericolo non arriva più solo da destra (si veda già il caso di Giovanni Toti, uscito da Forza Italia e pronto a fare un cartello elettorale con la Lega), ma anche dal centro: Italia Viva di Matteo Renzi ha annunciato di fare proselitismo in parlamento. Non è un mistero che uno dei target del partito renziano siano proprio i berlusconiani moderati.
FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI