Se fosse ancora vivo, Gianroberto Casaleggio uscirebbe dal M5S dopo l’apertura di Di Maio al PD

Oggi è il giorno del Sum 02 di Ivrea, la seconda convention del Movimento 5 Stelle organizzata da Davide Casaleggio. Uno degli eventi che, se vogliamo, certifica la distanza tra l’idea pentastellata delle origini e la forma che ha assunto adesso, sotto la leadership politica di Luigi Di Maio. Ma per andare ancor più nel profondo di questa differenza, basterebbe ascoltare delle vecchie dichiarazioni del guru del Movimento, Gianroberto Casaleggio, e metterle a confronto con l’intervista che lo stesso Di Maio ha rilasciato a La Repubblica, a proposito di un possibile accordo con il Partito Democratico.

LEGGI ANCHE > Di Maio, trasformismo 2.0: dopo gli ostacoli con Salvini chiede al Pd di «sotterrare l’ascia di guerra»

GIANROBERTO CASALEGGIO USCITA M5S SE CI FOSSE ACCORDO CON PD

Siamo nel 2013, il Movimento 5 Stelle è appena sbarcato in Parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno (sic). Un alone di mistero circonda le figure di questo nuovo partito-non partito. Nessuno parla con i giornalisti, gli esponenti chiedono le consultazioni in streaming, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio esultano senza però esporsi più di tanto. Le dichiarazioni vengono centellinate.

COME SI CAMBIA: CHI CERCA L’ACCORDO PD-M5S (OSTEGGIATO DA CASALEGGIO)

Chiaro che un’intervista di Gianroberto Casaleggio, all’epoca, faceva notizia. Ancor di più se, in questo dialogo con Gianluigi Nuzzi, metteva in linea alcuni caratteri programmatici del Movimento. In quel periodo, vista la non-vittoria di Pierluigi Bersani, c’era chi avrebbe voluto un’intesa di governo tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. L’allora leader del Pd accettò addirittura un confronto streaming per farsi umiliare da Roberta Lombardi e Vito Crimi («Mi sembra di essere a Porta a Porta», dissero). Ma il diktat era imperioso: nessun accordo. Anzi, come si può sentire in questa intervista, Casaleggio andava molto oltre: «Se Giorgio Napolitano ci chiedesse di accordarci con il Partito Democratico – disse uno dei fondatori della galassia 5 stelle – io uscirei dal Movimento».

Cinque anni dopo, a fare la stessa richiesta – in maniera talmente tanto esplicita da esporla pubblicamente sulle colonne di un giornale come La Repubblica – è lo stesso Luigi Di Maio che chiede il dialogo al Partito Democratico dopo che, negli ultimi giorni, la Lega sembra chiudergli la porta. Se Casaleggio fosse ancora vivo, quindi, oggi saremmo qui a discutere della sua uscita dal Movimento.

Share this article