Gianluca Savoini, collaboratore di Salvini, e i legami con le milizie neonaziste in Ucraina

La premessa doverosa è che non c’è nessuna indagine in corso. Tuttavia, i contenuti di alcuni documenti consultati dal portale di news BuzzFeed che riguardano Gianluca Savoini, definito da molti uno ‘sherpa’ di Matteo Salvini (è stato suo ex portavoce) specialmente per i rapporti con la Russia di Vladimir Putin, suonano come inquietanti. Savoini, infatti, avrebbe dei legami con le milizie filo-russe e neonaziste che hanno combattuto nel Donbass, in Ucraina, nella guerra tra questo Paese e, appunto, la Russia.

LEGGI ANCHE > I legami dei reclutatori di mercenari in Ucraina, pronti alla rivoluzione armata, con Lega e Fratelli d’Italia

Gianluca Savoini: che legami ha con le milizie neonaziste del Donbass?

Secondo alcuni documenti giudiziari consultati da BuzzFeed, dunque, Savoini avrebbe avuto dei contatti con almeno una delle dieci persone che, secondo le tesi della magistratura, che avrebbe reclutato dei mercenari per andare a combattere nel Donbass dove, dal 2014, è in corso una lunga guerra di posizione tra milizie contrapposte, una delle quali fedele a Putin.

L’indagine, partita dalla procura di Genova, punta il dito proprio sui reclutatori, per cui si ipotizzano una serie di accuse tra cui reclutamento, formazione e finanziamento di mercenari stranieri nell’Ucraina orientale, lotta accanto agli estremisti filo-russi e nazionalisti nella regione. Nell’ambito dell’inchiesta sono già state arrestate sei persone, vicine ad ambienti dell’ultradestra, mentre altre quattro risultano ancora indagate.

Ecco come si arriva al nome di Gianluca Savoini: il ruolo dell’associazione Lombardia-Russia

Il legame tra Savoini e una delle persone indagate dalla procura di Genova è stato accertato, ma – secondo la versione fornita dallo stesso Savoini via mail – sarebbe stato sporadico e legato a una singola occasione: «Ho seguito la fase finale della pubblicazione del volume sul filosofo ultranazionalista russo Aleksandr Dugin al quale una di queste persone stava lavorando, ma il tutto si è concluso lì».

Savoini è presidente dell’associazione Lombardia-Russia, la cui attività è pubblica. Sugli account Facebook dell’associazione si inneggia all’autodeterminazione dei popoli, al nazionalismo, con toni anche piuttosto battaglieri. Inoltre, Savoini ha accompagnato Matteo Salvini nel suo viaggio in Russia del luglio 2018.

Insomma, BuzzFeed si chiede come questi presunti legami, indicati all’interno delle carte della procura, non sollevino ulteriori dubbi sui rapporti tra l’attuale governo italiano, di cui Matteo Salvini che aveva e ha in Saolini uno stretto collaboratore e un convinto sostenitore, e la Russia e, in generale, sulla politica estera del nostro Paese.

[FOTO – screenshot dal sito dell’Associazione Culturale Lombardia Russia]

Share this article