Ventura e il complotto contro l’Italia ai Mondiali: «Ma c’era qualcuno che voleva andarci davvero?»

19/06/2018 di Redazione

L’ex commissario tecnico della nazionale italiana di calcio Gian Piero Ventura parla alla Gazzetta dello Sport proprio mentre sta giocando la Svezia, la formazione che ci negò la partecipazione a Russia 2018. E le sue parole sono una sorta di viaggio a ritroso su quello che è stato e che poteva essere. Il momento della svolta negativa nel suo rapporto con l’intera tifoseria italiana è stato immediatamente indicato nell’immediato dopo partita di Italia-Spagna, gara valida per le qualificazioni ai mondiali.

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Gian Piero Ventura, la sua intervista dopo l’eliminazione dell’Italia

«All’improvviso è spuntato l’hashtag #acasaventura – ha detto Gian Piero Ventura alla Gazzetta dello Sport -: dicevano tutti che dovevo vergognarmi. Ma di cosa, poi? Sapevamo tutti che la Spagna era la squadra più forte e avevamo tutti messo in conto che l’Italia sarebbe andata agli spareggi. Invece, quel giorno mi indicavano come unico colpevole di tutto. Ero diventato il pungiball d’Italia».

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: per quale motivo Gian Piero Ventura non si è dimesso? La risposta dell’ex commissario tecnico è molto chiara: «Me lo chiedo anche io. Per la passione, per l’affetto, ci metta anche la presunzione: non lo so nemmeno io. Sentivo però che nonostante tutto ce l’avremmo fatta. Questa è stata la mia grandissima colpa. Dovevo dimettermi quando Marcello Lippi non era stato nominato direttore tecnico nonostante le promesse, dovevo dimettermi dopo che quel ruolo era stato a parole affidato a me e nei fatti assegnato ad altri. Dovevo dimettermi dopo la Spagna».

Gian Piero Ventura e il complotto dell’Italia fuori da Russia 2018

A un certo punto, Gian Piero Ventura si è chiesto se l’obiettivo mondiali poteva essere sacrificato in nome di un processo politico molto più ampio: «Sembrava che non si aspettasse altro che una caduta, anche prima del doppio confronto con la Svezia. Una volta agli spareggi, il nostro è stato dipinto come un incubo. C’era un clima da resa dei conti, sono finito dentro a un ingranaggio più grande di me. Si anticipava che l’uscita dell’Italia dai mondiali avrebbe portato, come poi è successo, non solo la mia caduta, ma anche altri cambiamenti. Tanto che io mi sono chiesto: ma chi voleva andare davvero ai mondiali?».

Una domanda che, oggi, suona davvero come inquietante. Le parole di Gian Piero Ventura corrispondono alle dichiarazioni di un allenatore amareggiato per come è stato trattato o questa sua lettura ha una effettiva aderenza con la realtà? Il complotto dell’Italia fuori da Russia 2018, davvero, ci mancava.

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