Il fratello di George Floyd sugli scontri: «Un’unità distruttiva che non ha nulla a che fare con ciò che era lui»

I parenti di George Floyd stanno parlando in queste ore, evidenziando come tutta la violenza nata dall’ingiusta uccisione dell’uomo non sia ciò che lui avrebbe voluto. Hanno parlato uno dei figli, Quincy Mason Floyd, e il fratello di George, Terrence Floyd. Parlando con i giornali e attraverso i loro canali social i parenti di George Floyd stanno provando a far capire ai manifestanti e al mondo chi era George Floyd, dipinto come un «gigante gentile» che non avrebbe mai voluto tutto quello che sta succedendo poiché «con lui non aveva niente a che fare», come ha reso noto il fratello.

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Il figlio di Floyd: «Altra violenza non servirà a niente»

Nella giornata di ieri Quincy Mason Floyd ha partecipato insieme a sua sorella, Connie Mason, alle manifestazioni di Bryan (Texas). Entrambi hanno fatto un appello a tutte le persone che, in giro per gli Stati Uniti, stanno manifestando per quanto accaduto a loro padre. «Sono davvero emozionato per tutto questo. Tutti escono e gli dimostrano affetto. Sono davvero commosso», ha fatto sapere Quincy, aggiungendo però che le persone dovrebbero evitare la violenza perché «non risolverà nulla». I due ragazzi vivono nella città di Bryan dove, insieme alla madre, si sono trasferiti oltre quindici anni fa. Quincy, stando a quanto riporta Kbtx, era un bambino di quattro o cinque anni l’ultima volta che ha visto il padre.

Il fratello di George Flyd: «Non avrebbe voluto questa unità distruttiva»

Anche il fratello di George Floyd, Terrence Floyd, ha parlato oggi al programma “Good Morning America” sul canale ABC. Dopo aver visitato il posto dove il fratello è morto, arrivando da Brooklyn, Terrence ha parlato molto chiaramente davanti alle telecamere. Palesemente in difficoltà e emozionato, il fratello ci ha tenuto a raccontare chi fosse George Floyd: «Era un motivatore, un gigante buono». Sulle proteste violente il suo parere è chiaro, così come la delusione che traspare dalle sue parole. George Floyd era una persona che dava importanza a pace e unità, avrebbe voluto che i manifestanti tramutassero la loro rabbia in «qualcosa di positivo». «Quello che sta succedendo ora, lo possono chiamare unità ma si tratta di un’unità distruttiva e non ha nulla a che vedere con ciò che lui era, con ciò che mio fratello era», dice nel corso dell’intervista.

(Immagine copertina dall’intervista al fratello di George Floyd)

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