Genzano, picchia la figlia della compagna perché piangeva

14/02/2019 di Enzo Boldi

Una bimba di tre anni è stata picchiata dal compagno della madre a Genzano. La bambina è ora ricoverata all’Ospedale Bambin Gesù di Roma e le sue condizioni – secondo le prime informazioni – sembrano essere gravi, ma non è in pericolo di vita. L’uomo è già stato arrestato dalla Polizia che ha interrogato anche la mamma della piccola. Secondo le prime ricostruzioni, a far andare in escandescenza l’uomo – un 25enne – sarebbe stato il pianto della bimba.

L’episodio di violenza è accaduto mercoledì sera, intorno alle 22, a Genzano, cittadina sui Castelli Romani. In casa c’erano solamente l’uomo e la bambina, mentre la madre era fuori. Durante la sua assenza, però, la bimba avrebbe iniziato a piangere provocando le ire del 23enne. La rabbia dell’uomo si è tramutata in una violenza inaudita sulla piccola che ha riportato numerose ecchimosi, morsi e un esteso trauma cranico che sta rendendo le sue condizioni di salute molto delicate.

Genzano, bambina picchiata dal compagno della madre

La bambina è arrivata all’ospedale dei Castelli di Ariccia accompagnata dalla madre ed è stata immediatamente ricoverata con lesioni alla testa e su varie parti del corpo. Le sue condizioni hanno subito destato preoccupazioni nei medici, che hanno immediatamente deciso di trasferirla all’Ospedale Bambin Gesù della Capitale. L’uomo è stato immediatamente rintracciato e arrestato dalla polizia. Contro di lui il capo di imputazione di tentato omicidio.

Aggredita perché piangeva troppo

Gli agenti hanno anche interrogato la madre della bambina. Dal racconto della donna sarebbe emerso un quadro di orrore. Il suo compagno, infatti, si sarebbe innervosito per il pianto continuo della piccola. Per questo motivo, invece di calmarla, si sarebbe scagliato contro di lei colpendola ripetutamente, alternando schiaffi, pugni e calci a dei morsi. Ora l’uomo è in stato di fermo, in attesa di processo. Nel frattempo le condizioni della bimba di Genzano sono in lento miglioramento e sembra non essere più in pericolo di vita.

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