I genitori di Luca Sacchi: «Voleva salvare il mondo, abbiamo accolto Anastasya come una figlia»

30/10/2019 di Redazione

Nessun nulla osta per il funerale del ragazzo. I genitori Luca Sacchi sono voluti partire da qui, nel corso della conferenza stampa all’Appia Park Hotel di Roma. Il lato umano in una vicenda che soltanto in un secondo momento è stata raccontata come cronaca cittadina: perché non bisogna dimenticare che, dietro a questo assassinio davanti al pub John Cabot sul quale è stato detto tutto e il contrario di tutto, c’è il dolore di un’intera famiglia che ha perso un ragazzo di 24 anni.

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Genitori Luca Sacchi: la conferenza stampa

La conferenza stampa prima del funerale di Luca Sacchi si è resa necessaria per chiarire alcuni aspetti. «Anastasya in primis non risulta indagata e poi lei non si è rivolta a noi – hanno voluto chiarire gli avvocati della famiglia di Luca Sacchi -: quindi abbiamo smentito la ricostruzione di stampa secondo cui avremmo detto che è immorale difendere Anastasya».

Poi, è stato il signor Sacchi – il padre di Luca – a prendere la parola per chiarire alcuni aspetti della vicenda. Visibilmente provato, crocifisso al collo, il genitore di Luca Sacchi ha affermato: «Mia moglie non ce l’ha fatta a venire qui – ha detto – perché è devastata. Io ci sono, non perché non lo sia anche io, ma perché forse è mio figlio che mi sta dando la forza».

Genitori Luca Sacchi: «Abbiamo accolto Anastasya come una figlia»

Il padre di Luca Sacchi ha tracciato un primo ritratto del figlio: «Aveva tanta voglia di vivere, aveva la passione dello sport e dei motori. Io per farmi coraggio ho indossato anche le sue mutande, per avere quella stessa sua forza». Il papà di Luca Sacchi ha voluto ricordare come il figlio fosse una persona disponibile e attenta agli altri. Poi, sono arrivate le domande dei giornalisti.

«Luca era sincero e pulito. Non ho alcun dubbio su questo. Abbiamo accolto Anastasya come una figlia. Nel giorno in cui siamo stati in ospedale, ho anche detto a lei che se avesse voluto, la stanza di Luca sarebbe stata sempre sua. Io voglio che Anastasya sia pulita: era la ragazza di mia figlia, se ha recitato così bene sarebbe una vera e propria diva di Hollywood. Luca voleva salvare il mondo, lui era fatto così. Mio figlio non aveva bisogno di soldi e non aveva bisogno di niente, sono sicuro che con la storia della droga non c’entra assolutamente niente».

Il padre di Luca Sacchi si è soffermato sulla figura di Giovanni Princi, l’amico della coppia che aveva avuto precedenti per droga: «Andavano al liceo classico insieme e poi si erano persi di vista: soltanto negli ultimi cinque mesi si erano riavvicinati». Poi, il tormentato ricordo sull’ultima volta che il genitore ha visto il figlio: «L’ultima volta che l’ho visto mi ha detto che mi voleva bene: mi è rimasto negli occhi con quel sorriso».

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