L’alleato di Salvini Wilders la prende malissimo: «Regalo agli italiani che non pagano le tasse e sono tre volte più ricchi degli olandesi»
21/07/2020 di Gianmichele Laino
C’è una persona che l’ha presa malissimo. O, meglio, che sta facendo finta di prenderla malissimo. Si chiama Geert Wilders ed è la voce sovranista olandese. L’alleato di Matteo Salvini e della Lega. Quello che, all’arrivo di Giuseppe Conte in Olanda, si fece trovare con un cartello con su scritto «non avrete i nostri soldi». Wilders ha riconosciuto la vittoria dell’Italia e, con un tweet, ha commentato in maniera molto poco sportiva il risultato.
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Geert Wilders commenta così la vittoria di Giuseppe Conte
«Il primo ministro Giuseppe Conte è molto soddisfatto – ha scritto retwittando il commento del premier italiano dopo la plenaria del Consiglio Europeo che ha trovato l’accordo sul Recovery Fund -. Ottiene 82 miliardi di regali con i nostri soldi. Gli italiani sono tre volte più ricchi degli olandesi e lì difficilmente pagano le tasse. Ora saremo noi a pagarli, grazie alle ginocchia deboli di Rutte».
Italiaanse premier @GiuseppeConteIT zeer tevreden. Krijgt 82 miljard aan giften – van ons geld – terwijl Italianen drie keer rijker zijn dan Nederlanders.
Omdat ze daar nauwelijks belasting betalen.
Nu gaan wij ze betalen.
Dankzij de slappe knieën van #Rutte. #PVV #Wilders https://t.co/bbXOR6N3rl
— Geert Wilders (@geertwilderspvv) July 21, 2020
Un tweet che non coglie affatto lo spirito di cooperazione attraverso cui si è arrivati a un accordo storico per l’Unione Europea, che ha fatto fronte all’emergenza coronavirus con una risposta senza precedenti. L’Italia entrerà nel programma del Recovery Fund da 750 miliardi di euro, ottenendo per sé 209 miliardi, di cui molti – 82 appunto – a fondo perduto e il resto a livello di prestiti. Una vittoria riconosciuta anche dagli avversari di Rutte, che – nel pieno della loro propaganda sovranista – non fanno altro che sottolineare ancora una volta l’importanza dei campanilismi, anche di fronte a una crisi storica e globale.
Perché la vittoria di Giuseppe Conte, in fondo, non è così male per Geert Wilders
Geert Wilders, in ogni caso, vede anche il bicchiere mezzo pieno. Se, da un punto di vista istituzionale, l’Olanda ha comunque subito una sconfitta dal punto di vista diplomatico, è pur vero che sul piano politico, il sovranista può giocarsi questa carta in patria. Sebbene in Olanda il dibattito sull’EUCO non abbia avuto lo stesso spazio che invece c’è stato in Italia, è pur vero che tra gli addetti ai lavori il Partito della Libertà – di cui Wilders è il leader – riuscirà a fare breccia negli elettori scontenti dall’esito delle trattative.
Lo ricordiamo tutti, del resto, il video in cui Mark Rutte aveva promesso a un operaio olandese di non regalare i soldi agli italiani e agli spagnoli. Quelle garanzie, ora, sembrano essere state disattese dall’esito del Consiglio europeo. Con questa carta, Wilders può davvero proporsi come alternativa a Rutte nella corsa alla poltrona di premier. E lui stesso ne è consapevole. Da dieci ore, fissato in alto nel suo account Twitter, c’è questo post: «Sarò io il premier dell’Olanda».
Ik zal de premier van Nederland worden.#Wilders pic.twitter.com/PFnT9q2W5K
— Geert Wilders (@geertwilderspvv) July 20, 2020