Gli spari dei cecchini contro i palestinesi, senza armi, a Gaza
31/03/2018 di Redazione
Gaza, la Grande marcia del ritorno, organizzat al confinea tra la Striscia di Gaza e Israele, è stata segnata da violenze. 16 o 17 palestinesi sono morti: il numero delle vittime non è ancora definitivo visto che il rappresentante della Palestina alle Nazioni Unite ha indicato gli uccisi in 17, a differenza dei resoconto giornalistici.
Gli spari dei cecchini contro i palestinesi, senza armi, a Gaza
Es wurden Menschen erschossen, die weder das eine, noch das andere machen. pic.twitter.com/lzNIDayFnu
— quo vadis (@PrimoSantoro) 31 marzo 2018
LEGGI ANCHE > PATRIZIA PRESTIPINO E LA BUFALA SARCASTICA DI GIANNI MORANDI CHE SFOTTE ROBERTO FICO SUL BUS
I feriti sono stati diverse centinaia. Molti media nazionali e internazionali hanno scritto di scontri, anche se nei video che circolano sui social media la dinamica delle uccisioni o dei ferimenti appare piuttosto diversa. Dopo momenti di tensione l’esercito israeliano ha sparato, attraverso cecchini appostati lungo il confine e propri mezzi militari come i carri armati, contro manifestanti disarmati, che si muovevano lungo il confine.
Disgusting and awful..
Moments of killing a Palestinian young man in cold blood by an Israeli Zionists snipers at #Gaza strip borders during the peaceful protests of #GreatReturnMarch , i was there we were protesting peacefully and Israeli were shooting directly toward us !! pic.twitter.com/h5ydVRRqhf— Ÿousef🇵🇸 (@Joo_Gaza) 30 marzo 2018
Le autorità di Tel Aviv hanno fatto sapere di aver aperto il fuoco per fermare i palestinesi che stavano lanciando pietre e molotov contro la barriera posta al confine tra Gaza e Israele. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha aperto una indagine sulle uccisioni, che rappresentano il maggior numero di morti nello scontro israele-palestinese dall’azione contro Gaza dell’estate 2014. Israele ha annunciato, attraverso il portavoce dell’esercito, che in caso di ulteriori assalto al confine la reazione sarà ancora più dura.