Gli spari dei cecchini contro i palestinesi, senza armi, a Gaza

31/03/2018 di Redazione

Gaza, la Grande marcia del ritorno, organizzat al confinea tra la Striscia di Gaza e Israele, è stata segnata da violenze. 16 o 17 palestinesi sono morti: il numero delle vittime non è ancora definitivo visto che il rappresentante della Palestina alle Nazioni Unite ha indicato gli uccisi in 17,  a differenza dei resoconto giornalistici.

Gli spari dei cecchini contro i palestinesi, senza armi, a Gaza

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I feriti sono stati diverse centinaia. Molti media nazionali e internazionali hanno scritto di scontri, anche se nei video che circolano sui social media la dinamica delle uccisioni  o dei ferimenti appare piuttosto diversa. Dopo momenti di tensione l’esercito israeliano ha sparato, attraverso cecchini appostati lungo il confine e propri mezzi militari come i carri armati, contro manifestanti disarmati, che si muovevano lungo il confine.

Le autorità di Tel Aviv hanno fatto sapere di aver aperto il fuoco per fermare i palestinesi che stavano lanciando pietre e molotov contro la barriera posta al confine tra Gaza e Israele. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha aperto una indagine sulle uccisioni, che rappresentano il maggior numero di morti nello scontro israele-palestinese dall’azione contro Gaza dell’estate 2014. Israele ha annunciato, attraverso il portavoce dell’esercito, che in caso di ulteriori assalto al confine la reazione sarà ancora più dura.

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