Galli spiega, davanti a Renzi, che le scuole non vanno riaperte e che quella di Macron è una scelta demagogica

La questione aperta a Piazzapulita, nella serata di ieri, riguardava la riapertura delle attività commerciali e delle scuole e il parere negativo di vasta parte della comunità scientifica. La trasmissione di Corrado Formigli ha ospitato un campione della riapertura, ovvero il senatore Matteo Renzi, e il primario dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli che invece si è dimostrato molto più cauto sull’argomento della ripresa di tutte le attività. Il confronto a distanza ha interessato anche la Francia, presa come modello per quanto riguarda la sua capacità di avviare la ripartenza, anche negli istituti scolastici.

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Galli contro riapertura delle scuole, la spiegazione di fronte a Renzi

Matteo Renzi ha affermato che, da questo punto di vista, occorre ascoltare il parere degli scienziati, ma che sarebbe molto più utile, in questo momento, avviare con loro un discorso sui protocolli per nuove eventuali situazioni di lockdown e non sulla necessità di riaprire in quessta fase, cosa che rappresenta una necessità per tutta l’Italia e anche per il mondo della scuola. Tuttavia, Massimo Galli non è d’accordo con questa posizione e attacca pesantemente il decisore politico che, in questo momento, non sembra essere in grado di riorganizzare una riapertura in sicurezza.

«Non facciamo ridere – ha detto il primario del Sacco -. Non siamo ancora pronti per affrontare una riapertura. Nessuno è in grado di modificare le condizioni strutturali in cui le scuole versano. La riapertura delle scuole non è una priorità, per quanto triste sia come cosa. Cinque ore di lezione in una classe che può fare da incubatore dove il distanziamento non si può mantenere al momento non sono una priorità».

Galli contro riapertura, le perplessità sulla Francia

E allora perché la Francia ha stabilito la riapertura delle scuole prevista per l’11 maggio? «È demagogico – ha detto Galli – anche da parte dei francesi dire che potranno riaprire le scuole in sicurezza. Non potranno fare di più nemmeno loro. Noi abbiamo ottenuto il risultato migliore con il metodo più grossolano possibile, quello di far restare in casa le persone e non farle uscire di casa». Questo discorso sull’altro grande stato membro dell’Unione Europea è stato sviluppato proprio alla presenza di Matteo Renzi che, attraverso il suo nuovo soggetto politico Italia Viva, si colloca nel solco tracciato da Emmanuel Macron e dal partito En March. Insomma, il peso delle parole di Massimo Galli, che non è mai arrivato a un riferimento puntuale sulle parole del senatore di Rignano, sembra essere stato tuttavia tarato proprio per rispondere al suo concetto sulla ripresa delle attività economiche e scolastiche.

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