Virginia Raggi annuncia: «La famosa funivia Casalotti-Battistini si farà»

21/05/2020 di Enzo Boldi

L’emergenza Coronavirus, come già accaduto per lo Stadio della Roma, ha rallentato l’iter, ma la promessa di Virginia Raggi fatta in campagna elettorale quattro anni fa, sta per diventare realtà. La famosa funivia Casalotti-Battistini, che inizialmente aveva provocato grande ironia, dovrebbe aprire i propri cantieri nel giro di qualche mese. Il Campidoglio, infatti, è in attesa solamente dei decreti attuativi da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’iter che avrebbe dovuto portare a questi documenti prima dell’estate, però, è stato rallentato dall’emergenza sanitaria. Ma la sindaca della capitale ora è sicura che quell’opera sarà fatta.

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«La famosa funivia si farà, siamo in attesa dei decreti attuativi del Ministero dei Trasporti che ha già approvato il progetto – ha detto Virginia Raggi nella sua intervista a Radio Rock -. I decreti dovevano arrivare molto prima dell’estate, poi c’è stato il Coronavirus e tutto ha avuto una battuta d’arresto. Gli abitanti di Casalotti e Roma nord possono stare tranquilli, è un progetto che andrà avanti».

Funivia Casalotti-Battistini si farà

In attesa dei decreti attuativi del Mit, la funivia Casalotti-Battistini è già su carta. Si tratta di un progetto che si snoda lungo 3,75 km e funzionerà come un vero e proprio sistema di collegamento tra sette diverse stazioni: Battistini, Acquafredda, Montespaccato, Torrevecchia, Campus, Collina delle Muse (GRA) e Casalotti (GRA). Il tutto, secondo quanto riportato dal sito istituzionale di Roma Metropolitane, ha un costo stimato di circa 106 milioni di euro.

Il progetto

Nelle stime del progetto della funivia Casalotti-Battistini, si parla di un trasporto che dovrebbe permettere di effettuare lo spostamento di circa 3600 persone ogni ora per ogni singola tratta. Il tutto, inoltre, non dovrebbe prevedere solamente il sistema ‘a fune sospesa’, ma anche una serie di opere pubbliche (come i parcheggi) per poter usufruire di questo trasporto pubblico. Visto il precedente dello Stadio della Roma – seppur con le dovute differenza, visto che si tratta di un’opera pubblica e non privata – occorrerà vedere cosa accadrà realmente nei prossimi mesi. Con l’avvio dei lavori che potrebbe coincidere con il cambio di guida al Campidoglio.

(foto di copertina: da Roma Metropolitane)

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