Cisterna di Latina, al funerale delle due sorelline prete contestato per aver detto: «Preghiamo per il padre»

09/03/2018 di Redazione

Hanno fatto discutere le preghiere del sacerdote don Luigi Capasso chiamato al triste compito di celebrare il funerale per le due piccole Alessia e Martina, le bambine di 13 e 7 anni uccise dal padre in un raptus di follia lo scorso 28 febbraio. Quest’ultimo aveva prima ferito gravemente la mamma Antonietta Gargiulo e poi si era tolto la vita. Una tragedia difficile da spiegare e da commentare, anche dal pulpito della chiesa.

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FUNERALE CISTERNA, LA PROTESTA IN CHIESA

Nel corso dell’omelia – durante il rito svoltosi presso la chiesa di Collina dei Pini – il sacerdote ha in modo particolare fatto riferimento a un passaggio piuttosto controverso. «Preghiamo anche per il padre» ha detto nel corso della mattinata, suscitando dapprima un brusio e poi le proteste e le contestazioni tra le persone presenti in chiesa.

Il sacerdote ha voluto tuttavia fermare sul nascere qualsiasi forma di contestazione più ampia, sostenendo che la famiglia di Antonietta Gargiulo avrebbe perdonato l’uomo. Entrambi, quando la loro relazione di coppia era stabile, avevano frequentato più volte la parrocchia ed erano animati da una fede convinta. Partecipavano addirittura a un gruppo di preghiera e, per questo motivo, il sacerdote e i fedeli di Cisterna di Latina li conoscevano bene.

FUNERALE CISTERNA, IL RISVEGLIO DELLA DONNA

La donna, ferita gravemente ma attualmente fuori pericolo di vita, si è risvegliata ieri e i medici – insieme a un team di psicologi – le avevano comunicato la triste sorte delle ragazzine. La notizia, secondo quanto riportato dai principali quotidiani, è stata accolta dalla donna con un lungo silenzio, nel corso del quale lei ha chiuso gli occhi per circa due minuti, prima di ristabilire un contatto con l’équipe medica. Oggi, in segno di lutto, la loro cittadina di appartenenza si è completamente fermata.

(FOTO: ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)

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