Ora la Roma sogna in grande: inizia l’era Friedkin con 150 milioni di capitale in più

29/12/2019 di Redazione

James Pallotta non sarà più il presidente della Roma: è questione, ormai, di minuti per avere l’ufficialità. La società giallorossa, però, non cambierà nazionalità: sarà il magnate texano Dan Friedkin, origini californiane e diverse società in cassaforte. Ha un patrimonio che ha superato recentemente i 4 miliardi di dollari, tutto diviso nel settore dell’automotive (ha l’esclusiva per la rivendita delle Toyota), nella ristorazione e nel settore alberghiero di lusso e nel cinema.

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Friedkin compra la Roma: l’ufficialità

Ora, il suo impero si estenderà anche alla Roma: l’offerta sul piatto è importante. Si parla di 750 milioni di dollari, di cui 272 milioni di euro per coprire i debiti e un aumento di capitale da 150 milioni di euro da portare a termine entro il 31 dicembre del 2020. La prima tranche di quest’ultimo dovrebbe essere a disposizione della società giallorossa già nel mese di gennaio (circa 50 milioni di euro) da impiegare potenzialmente nel mercato di riparazione.

La Roma resta americana ma cambia la sponda degli States. Con la gestione di James Pallotta se ne va via anche una delle meno amate dai tifosi della Roma, che erano abituati all’affetto incondizionato della famiglia Sensi. Con Pallotta, la Roma giallorossa ha sperimentato la gestione aziendalista di un magnate dell’economia mondiale, a lungo lontano dalla città, spesso tacciato di poco amore per i colori.

Pallotta ha avuto il merito di imporre il brand Roma all’estero e di farla diventare leader nel settore dei new media. Ora, toccherà a Friedkin far fare il salto di qualità che tutta la città si attende. Nuovi orizzonti per una squadra che ha mostrato segnali di ripresa già quest’anno e che, con una nuova società, potrà puntare anche verso un’ambizione diversa. A ora dovrebbe arrivare l’ufficialità del passaggio e delle cifre.

FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI

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