D’Uva, lapsus d’autore: «Cari leghisti spiegateci per quale mojito avete fatto cadere il governo»
09/09/2019 di Gianmichele Laino
Un finto lapsus. Perché altrimenti sarebbe stato l’errore più fortunato della storia dei dibattiti parlamentari. Il capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, ha dichiarato che il Movimento 5 Stelle voterà la fiducia al nuovo governo formato insieme al Partito Democratico e a LeU. Tuttavia, nel corso del suo intervento il momento che più si deve rimarcare è quella frecciatina alla Lega e a Matteo Salvini.
Francesco D’Uva e il lapsus sul mojito
«Vorrei ricordare perché siamo qui a discutere sulla nascita di un nuovo governo – ha detto D’Uva -. Siamo qui perché nel mese di agosto, qualcuno ha deciso di rompere la precedente alleanza. Lo ha fatto dalla spiaggia. Allora chiediamo ai deputati della Lega, per quale mojito…ops motivo avete fatto cadere il governo».
Lapsus o gioco di parole? Fatto sta, che l’espressione di D’Uva è stata applaudita e molto dai banchi del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico. C’è da giurarci che anche qualche deputato dell’attuale minoranza non abbia resistito a un piccolo sorriso sotto ai baffi. Francesco D’Uva, infatti, si riferiva ai cocktail – che lo stesso Matteo Salvini ha citato molto questa estate – che l’ex ministro dell’Interno ha consumato al Papeete Beach, mentre gli animatori del villaggio turistico di Milano Marittima danzavano, con tanto di cubiste, sulle note dell’inno di Mameli.
L’intervento di Francesco D’Uva applaudito alla Camera
Francesco D’Uva, per il quale tutti sottolineano una certa somiglianza con il Professore de La Casa di Carta, ha macchinato una controreplica sagace nei confronti dei leghisti. Il suo intervento, comunque, ha avuto una verve molto più contenuta rispetto a quello del capogruppo del Carroccio Molinari che ha usato espressioni fortissime e durissime nei confronti del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, accusato di aver tradito il patto con la Lega e quello con gli elettori del Movimento 5 Stelle.
FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI