Franceschini dice che l’Italia di Salvini sembrava Gotham City e che Di Maio studia i dossier

Dario Franceschini preme il piede sull’acceleratore ed esprime giudizi su Matteo Salvini e sul neo alleato Luigi Di Maio nel corso della trasmissione Otto e Mezzo in onda su La7 il 7 ottobre. Nella puntata del talk show di Lilli Gruber, infatti, il ministro dei Beni Culturali ha commentato l’attuale congiuntura economica e la situazione politica.

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Franceschini a Otto e Mezzo dalla Gruber

«Ci stiamo dimenticando che con Matteo Salvini – ha detto Franceschini -, l’Italia sembrava Gotham City. Nessuno voleva fare la manovra perché nessuno avrebbe trovato 23 miliardi per scongiurare l’aumento dell’Iva. Oggi siamo qui a dire che ce la stiamo facendo. Nessuno può dire che questa manovra non sia espansiva, dopo che abbiamo assistito a queste situazioni».

Il riferimento a Gotham City, la città infarcita di criminalità nella saga di Batman, arriva all’indomani del successo cinematografico del film Joker. «Lo scorso anno – ha detto Franceschini – è stata un’Italia cattiva, sembrava Gotham City, quella cupa, triste, impaurita. Io ora vedo un cambiamento di clima. Questo governo è nato per mettere in un angolo Salvini».

Il giudizio positivo di Franceschini su Di Maio

Poi, il ministro dei Beni Culturali ha parlato anche del suo neo-alleato Luigi Di Maio: «Di Di Maio conoscevo solo la sua immagine pubblica – ha affermato -, ma conoscendolo ho constatato che è uno che approfondisce, che studia i dossier, e quindi ho un’opinione su di lui assolutamente positiva». Musica molto diversa rispetto a quando il Partito Democratico lo attaccava per la sua impreparazione sui temi chiavi della politica economica, dello sviluppo e del lavoro.

(FOTO di Dario Franceschini a Otto e Mezzo nella puntata del 7 ottobre)

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