La deputata del Pd che non ha fatto la quarantena di rientro dal Canada per il suo ruolo in parlamento
20/07/2020 di Redazione
La vicenda ha fatto indignare i lettori del Giornale che, nella giornata di ieri, ha raccontato prima di tutti e in esclusiva la storia di Francesca La Marca, la deputata del Partito Democratico eletta nella circoscrizione estero, in modo particolare in Canada. Quest’ultima, nei giorni scorsi, è rientrata a Roma per partecipare ai lavori della Camera, direttamente da Toronto. Ma la parlamentare non ha osservato il periodo di quarantena di 14 giorni previsto per chi dovesse arrivare in Italia dai Paesi extra UE.
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Francesca La Marca del Pd e il ritorno in Italia senza quarantena
A spiegare le motivazioni è stata lei stessa: «Quando sono arrivata a Fiumicino il 12 luglio – ha detto la deputata Francesca La Marca – un carabiniere mi ha detto che io non avevo alcun problema dal momento che sono una deputata». La parlamentare, inoltre, ha specificato di essersi sottoposta a un primo tampone – in base al quale è risultata negativa – e di dover effettuare il test di controllo nelle prossime ore. Nessun sintomo al suo arrivo all’aeroporto, né quando – il 13 luglio – si è presentata in Parlamento.
«Sarei stata più irresponsabile se fossi rimasta in panciolle in Canada, senza adoperarmi per cercare di dare una mano a risolvere l’emergenza del Paese» – ha detto Francesca La Marca. Ma su quale base il carabiniere dell’aeroporto di Fiumicino ha detto che la parlamentare non avrebbe dovuto osservare il periodo di quarantena di 14 giorni?
Francesca La Marca e il decreto legge 9 marzo
Probabilmente, il riferimento normativo è all’articolo 7 del decreto legge 9 marzo 2020, n. 14, uno dei primi realizzati per affrontare la pandemia in Italia. All’articolo 7, infatti, si legge quanto segue: «La disposizione (della quarantena di 14 giorni), del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, non si applica agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza. I medesimi operatori sospendono l’attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per COVID-19». Interpretando il ruolo di parlamentare come un servizio pubblico essenziale, Francesca La Marca rientrerebbe in questa casistica.