Francesca Barra «pentita» della candidatura con il PD si difende dagli attacchi di Gramellini, Zoro e Travaglio
06/04/2018 di Gianmichele Laino
È il momento dei bilanci per Francesca Barra, la giornalista lucana candidata con il Partito Democratico in Basilicata. Alla fine, non è stata eletta, finita nella tempesta del Movimento 5 Stelle che ha stravinto nella regione del sud, un tempo fedele al centrosinistra. Ora, si dice pentita della sua scelta e si toglie diversi sassolini dalle scarpe nei confronti dei suoi colleghi giornalisti che, in quest’ultima campagna elettorale, l’hanno attaccata.
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FRANCESCA BARRA PENTITA DALLA CANDIDATURA CON IL PD
In un’intervista esclusiva a Leggo, Francesca Barra parla dell’articolo di Massimo Gramellini sul Corriere della Sera – finito in prima pagina nella rubrica quotidiana Il Caffè – dopo «l’errore» sul manifesto elettorale, privo di un apostrofo: «Gramellini ha dedicato una prima pagina del Corriere della Sera all’errore sul manifesto – dice la Barra -. Eppure lo stesso quotidiano quattro giorni fa ha pubblicato un articolo di un noto editorialista con lo stesso errore. Ma questa volta a Gramellini è sfuggito. Io non avrei mai scritto contro quell’editorialista mettendone in cattiva luce la credibilità: è un refuso, non una lacuna grammaticale».
FRANCESCA BARRA PENTITA, TUTTI GLI ATTACCHI DEI GIORNALISTI
Tuttavia Francesca Barra ha parlato anche di altri attacchi che sono arrivati dal mondo della stampa. Ha parlato della falsa notizia della censura al suo programma a Radio 2 e dell’altrettanto falsa informazione su una sua radiazione dall’albo dei giornalisti. Le polemiche hanno investito anche la sua relazione con l’attore Claudio Santamaria, che in passato aveva sostenuto Virginia Raggi nella sua corsa verso il Campidoglio e che in queste ultime elezioni ha supportato la compagna candidata con il Partito Democratico: «Gli elettori Cinque Stelle ci sono andati giù pesanti. Ma lo ha fatto anche uno come Zoro – ha detto Francesca Barra a Leggo – in tv, con una ricostruzione tutta sua. Ma cosa c’è di davvero sbagliato o insensato? Qualcuno me lo spieghi».
Francesca Barra – che, tra le altre cose, ha definito Matteo Salvini «una persona perbene, meglio di come appare» – ne ha anche per Marco Travaglio, il direttore del Fatto Quotidiano: «Evidentemente proprio non mi digerisce: già una volta il suo giornale ha creato un caso su una scuola che aveva adottato come testo extrascolastico il mio libro, chiamando in causa anche un video che serviva ad un bambino audioleso».