«E l’Islam????»: la pioggia di critiche dei ferventi cattolici alle foto di Libero di Silvia Romano che beve birra
12/07/2020 di Ilaria Roncone
In un atto di stalking, come se fosse una diva da copertina rosa che va inseguita per ottenere uno scatto esclusivo da pubblicare, Silvia Romano è stata fotografata mentre beve una birra in un bar insieme a un amico. Le foto sono state pubblicate oggi su Libero, che sottolinea come le regole dell’Islam – chi lo avrebbe mai detto? – vietino di bere birra. Il quotidiano rimarca, in un pezzo dedicato interamente a questa cosa, come la giovane beva una birra infrangendo le regole dell’Islam e scrivendo anche un “sicuramente sarà analcolica…” per aizzare ulteriormente gli animi.
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Le inutili critiche a Silvia Romano che beve birra
…. e l’Islam?!? #SilviaRomano #famosenabirra #ilvelodellalibertà #convertita #SilviaRomanoAisha #SilviaRomanoLibera pic.twitter.com/ZhkkAwarg3
— antoniodefelice (@Antonio31397820) July 12, 2020
Silvia Romano non può tornare convertita all’Islam, Silvia Romano non può indossare il velo, Silvia Romano non può bere birra. Il popolo dei social decreta tutto quello che questa giovane donna dovrebbe o non dovrebbe fare secondo la religione cattolica e la sua appartenenza all’Italia e, adesso, anche secondo quella islamica. Il flusso di commenti nonsense deliberatamente provocato dall’articolo di Libero vede una schiera di ferventi e praticanti cattolici schernire la giovane perché beve una birra al bar in compagnia di un amico.
Le foto di Silvia Romano che beve birra sono al limite dello stalking
Una riflessione: Silvia Romano non è – e non vuole essere – un personaggio pubblico. Allora perché trattarla come tale, facendo appostamenti per fotografare quello che fa nel suo quotidiano? La giovane donna rapita e poi liberata dovrebbe averne già passare a sufficienza nella sua vita senza dover diventare oggetti di ulteriori, inutili critiche per le scelte che fa o non fa – compreso bere una birra al bar. Davvero tutti quelli che la criticano dall’alto del loro essere cattolici possono dire di rispettare tutti i dettami e i valori della religione che tanto fieramente vanno sbandierando nel loro privato? Creare e diffondere notizie di questo tipo, che non hanno nessun tipo di interesse pubblico – considerato che stiamo parlando di una privata cittadina – potrebbe essere visto come la palese intenzione di continuare un dibattito inutile il cui risultato non può essere che un’ulteriore concentramento di odio attorno alla figura di una persona e alle sue libere scelte.