Il militante di Forza Nuova che dà uno schiaffo a un ragazzo davanti a Roberto Fiore e alla polizia | VIDEO

13/05/2019 di Redazione

Le telecamere del Local Team hanno ripreso anche questo. Mentre davanti alla sede dell’università La Sapienza di Roma c’era una folla immensa e antifascista che ha accolto Mimmo Lucano, sindaco di Riace attualmente candidato alle elezioni amministrative come consigliere, poco più distante c’era un presidio di Forza Nuova, che ha voluto manifestare la propria contrarietà all’evento promosso dall’ateneo romano.

Forza Nuova, un militante assesta uno schiaffo a un contestatore

In modo particolare, alcuni video diffusi in rete mostrano un episodio di pessimo gusto, che ha avuto l’aggravante di essersi verificato davanti al leader nazionale del movimento di estrema destra Roberto Fiore e davanti alla polizia schierata intorno al presidio di Forza Nuova. Un militante, infatti, ha schiaffeggiato un giovane che ha contestato gli esponenti del partito di estrema destra, urlando contro di loro la frase: «Fate schifo».

La descrizione della scena sotto gli occhi di Roberto Fiore

La reazione del militante è violenta: «A’ pezzo de mmerda! Ma come te permetti?». Dopo averlo inseguito per un breve tratto, gli assesta uno schiaffo molto forte sul viso. Il tutto davanti a Roberto Fiore, che prova ad allontanare il militante del suo partito: «Lascialo stare, lascialo stare» – dice con calma serafica. La polizia, nei pochi secondi del video, si limita ad allontanare il militante che, in coda alla clip, sembra anche sorridere compiaciuto per quanto appena fatto.

La manifestazione di Forza Nuova non è stata autorizzata dalla questura di Roma. Nonostante ciò, un presidio del movimento di estrema destra, insieme al suo leader, si è recato davanti all’ateneo romano per esprimere il proprio dissenso nei confronti di Mimmo Lucano.

La stessa persona che si è resa protagonista dell’episodio ha poi rilasciato un’intervista al Messaggero online, che l’ha pubblicata in video: «Sono fascista, non mi interessa se dicono che è apologia e dicono che è un reato – ha affermato -, sono pronto a pagarne le conseguenze».

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