Corrado Formigli: «La solidarietà di Renzi per gli attacchi contro di me? È finta»

10/12/2019 di Enzo Boldi

Belle parole, ma finte. Così Corrado Formigli parla della presa di posizione di Matteo Renzi nei confronti di alcuni sostenitori di Italia Viva che – dopo l’intervista i giovedì scorso – si sono scagliati contro il conduttore di Piazzapulita (in onda su La7) pubblicando online le fotografie della sua abitazione. Secondo il giornalista, infatti, l’ex segretario del Partito Democratico ha reso pubblico un suo messaggio privato. Un comportamento giudicato errato e che, soprattutto, non stigmatizza in alcun modo quei sostenitori Vivaci che hanno iniziato a condividere quelle immagini all’interno dei gruppi social del nuovo partito fondato un paio di mese fa dall’ex presidente del Consiglio, dopo la scissione con il Pd.

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Intervistato da Il Corriere della Sera, il conduttore di Piazzapulita non accetta la solidarietà social espressa nel corso del pomeriggio di lunedì da Matteo Renzi che, attraverso il suo profilo Twitter, ha condannato la condivisione delle immagini e dettagli privati dell’abitazione di Corrado Formigli sui social. Una presa di posizione che, secondo il giornalista, non è corretta per via di alcuni dettagli mancanti e per la morbosa curiosità che quel tweet ha provocato.

Formigli e Renzi, proseguono le tensioni

E Formigli non usa mezze parole per definire quell’atto di ‘solidarietà’: «Non lo avevo autorizzato a diffondere la cosa, divenuta subito oggetto di curiosità. E perché omette di dire che a pubblicare i dettagli su casa mia sono stati tutti gruppi a sostegno di Italia Viva». Due mancanze che, secondo il giornalista, non hanno fatto altro che acuire e portare alla diffusione di un malcontento espresso in privato e che tale sarebbe dovuto rimanere. «In un messaggio l’ho avvertito di fare attenzione a cosa stavano postando i suoi sostenitori – prosegue il conduttore di Piazzapulita -. E lui per tutta risposta ha reso pubblico il mio messaggio». Il post social nel mirino è quello condiviso lunedì, verso l’ora di pranzo, da parte di Matteo Renzi.

In serata, poi, il leader di Italia Viva ha deciso di tornare sull’argomento passando anche al contrattacco nei confronti dei giornalisti e sottolineando come la stessa indignazione non sia stata espressa contro chi ha diffuso i dati della sua villa.

 

La differenza fra me e te

La differenza tra le due storie, però, sembra esser ben diversa, come sottolineato dallo stesso Formigli: «Renzi è un senatore e gli ho chiesto della sua casa perché c’è un’indagine aperta per riciclaggio. Io sono un privato cittadino pagato da un’azienda privata. Il giornalista deve controllare il potere, il contrario è squadrismo. Lì ci vivo con la mia famiglia. Mia moglie si è allarmata. Tanto che ho deciso di denunciare».

(foto di copertina: collage ANSA/ANGELO CARCONI + Tweet Matteo Renzi)

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