Salvini svela (finalmente) i motivi che lo hanno spinto alla crisi di governo

02/09/2019 di Enzo Boldi

Dopo quasi un mese di battute, illazioni e rumors, Matteo Salvini vuota il sacco ed elenca i motivi che lo hanno portato a spaccare l’alleanza di governo con il Movimento 5 Stelle. Molte le questioni su cui le due forze politiche erano distanti, ma ad acuire ancor di più questi sentimenti contrari è stato il no alla Flat Tax che i pentastellati (e il capo della maggioranza) avrebbero imposto in vista della prossima manovra 2020. Secondo il leader della Lega, questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso già colmo da diverso tempo.

«L’emergenza in questo paese è tagliare le tasse, mi si era detto chiaramente che con quel governo non si sarebbe fatta la flat tax – ha detto Matteo Salvini nella sua intervista radiofonica a Radio24 – perché c’era un governo fermo e litigioso. Piuttosto che tirare a campare e fare quello che gli italiani volevano da noi ci siamo messi in discussione». Il casus beli, dunque, è stato il no alla tanto agognata Flat Tax che il leader della Lega aveva proposto fin dai primi vagiti del governo gialloverde.

La Flat Tax di Damocle

E su questo tema ci sono stati scontri all’ordine del giorno nella primavera scorsa, con la Lega di aver detto di aver approntato il piano per rendere esecutiva la Flat Tax – comunque diversa dai piani originali e da quella che avrebbe voluto Silvio Berlusconi -, ma il Movimento 5 Stelle ha sempre lamentato opacità dietro questa manovra. La questione alla base delle divergenze, infatti, erano le coperture: i pentastellati sottolineavano come Matteo Salvini non le avesse svelate, mentre gli esponenti del Carroccio si limitavano a rispondere con un simil ‘tranquilli, ci sono’.

Le liti quotidiane

Insomma, classiche liti che hanno accompagnato i 14 mesi di esperienza gialloverde.  «Il governo era fermo e litigioso, non ci sono molte altre spiegazioni da dare. L’Italia ha bisogno di tutto, meno che di litigi e blocchi  ha proseguito Salvini a Radio24 -. Sono settimane che stiamo assistendo al mercato di ministeri, organizzato dal Pd, che ha perso tutte le elezioni possibili. Noi continuiamo a credere che la parola andasse data agli elettori. Piuttosto che tirare a campare ci siamo rimessi in discussione».

(foto di copertina: TWITTER MATTEO SALVINI)

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