In Italia si continua a non «consentire la presentazione di liste anche con Spid»

Quella delle firme digitali per le nuove liste sarebbe l'unica via percorribile per permettere a nuove liste, a partire da Referendum e Democrazia di Eumans, di formare alleanze

29/07/2022 di Ilaria Roncone

Marco Cappato ha dato il via a una campagna per rendere reale la possibilità di raccogliere in meno di un mese quelle 60 mila firme che gli servono per presentarsi con una lista nuova alle elezioni 2022. L’appello per «consentire la presentazione di liste anche con spid» è stato fatto direttamente a Mario Draghi e oggi è stato presentato il simbolo di Referendum e Democrazia, per la quale è stata anche avviata la raccolta delle candidature. Cappato fa sapere che non c’è stata risposta dal Governo in merito alla firma digitale sulle liste: «Non c’è più tempo: alle nuove liste è di fatto preclusa ogni alleanza se non si elimina l’ostacolo delle firme. Le nostre saranno “liste manifesto” per resistere alla chiusura violenta della partecipazione democratica». Le firme digitali per nuove liste, quindi, sono al centro – com’era prevedibile che fosse – del progetto di Marco Cappato.

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Referendum e Democrazia parte dalle firme digitali per nuove liste

Ci sono già cento candidature – come ha riferito Marco Perduca, Presidente del Comitato promotore del Referendum Cannabis -: «Abbiamo aperto la raccolta delle disponibilità alla candidatura per una lista la cui priorità è fermare la violazione in corso dei diritti umani e politici in Italia. In poche ore sono arrivate oltre 100 disponibilità tra chi in questi anni si è attivato per i referendum e la difesa dei diritti umani». Il simbolo è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa in cui è stata nuovamente fatta la richiesta di raccogliere in meno di un mese anche attraverso spid le circa 60.000 firme necessarie alla presentazione di una nuova lista.

Una lista che vede nella digitalizzazione dei diritti dei cittadini italiani una priorità assoluta in mancanza della quale si assisterebbe a una grave discriminazione a favore di quei simboli già presenti in Parlamento. Al centro dell’operato della lista civica troviamo valorizzazione e la tutela degli strumenti di democrazia a partire dai referendum e le leggi di iniziativa popolare come le proposte di legge Eutanasia e Cannabis, depositate e poi affossate. Si fa presto a fare i conti: «La mancata mancata risposta del Governo – chiarisce Cappato – equivale ormai, a tre settimane dal termine per il deposito delle liste, a una risposta negativa, con la quale il Governo si rende responsabilità dell’aggravamento del carattere illegale ed antidemocratico delle prossime elezioni».

La fondamentale importanza della firma digitale alle porte delle elezioni

«Di fronte al fatto che le firme andrebbero raccolte non solo sulle liste di candidati al proporzionale, ma anche sui candidati maggioritari di una eventuale coalizione, è evidente che l’unico modo per consentire a chi non è già rappresentato in Parlamento di presentarsi alle elezioni alleandosi con altri partiti è di eliminare l’obbligo di raccolta delle firme – continua Cappato – Dopo la cancellazione, in questa legislatura, del diritto al referendum e all’iniziativa legislativa popolare, ci troviamo in questo modo anche sbarrata la strada di ogni possibile accordo elettorale per inserire i nostri temi ed obiettivi nella campagna in corso. La lista di candidate e candidati “per il referendum e la democrazia” sarà una lista manifesto di coloro che non intendono subire passivamente l’ulteriore violenta chiusura degli spazi di partecipazione democratica in Italia».

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