Passate le Europee, ora Bruxelles potrebbe preparare la procedura contro l’Italia

Finita la febbre delle elezioni europee, ora Bruxelles torna a rimettere in riga l’Italia, a prescindere da chi abbia vinto o meno alle urne. Domani la Commissione europea spedirà al ministero del Tesoro una lettera che richiede specifiche informazioni sul debito. Nulla di allarmante di per sé, poiché non è scontato che alla lettera segua l’apertura di una procedura di infrazione, ma a destare sospetti sono le tempistiche date per la risposta: invece delle solite due settimane, Giovanni Tria avrà solo 48 ore.

Passate le Europee, ora Bruxelles potrebbe preparare la procedura contro l’Italia

Jean Claude Juncker vuole trovare nella risposta alla lettera formale tutti quei dettagli che dovrebbero convincere l’Europa a fidarsi delle mosse finanziarie ed economiche del governo giallo-verde. L’ìItalia però ha parecchio da farsi “perdonare”, poiché non rispetta i parametri dell’Unione Europea sui conti: il debito in salita, il deficit che schizza verso il 2,5% per l’anno 2019 e al 3,5% per il 2020, e la crescita ormai vicinissima allo zero. I motivi di questi numeri che a Bruxelles non piacciono vengono individuati dagli stati membri come diretta conseguenza delle decisioni adottate dal governo giallo verde, comprese le varie dichiarazioni, che spesso viaggiano sul filo del rasoio, dei due vicepriem eri Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Gia lo scorso anno il governo non aveva messo mano ai conti come richiesto da Bruxelles, e il premier Giuseppe Conte ha già sforato i tempi extra richiesti a dicembre. Ora lo spread sale, e i nostri vicini dell’Unione cominciano a essere seriamente preoccupati dell’effetto a catena: potrebbe crearsi una coincidenza disastrosa tra l’aggravarsi della situazione italiana e la Brexit. La mossa che cambia il gioco potrebbe venire durante l’incontro tra Giovanni Tria e Pierre Moscovici, altrimenti il 5 giugno potrebbero arrivare le temute raccomandazioni chiedendo la correzione del buco di bilancio. E se dovesse andare male, verrà avviata la procedura di sanzione sul debito, e sarebbe la prima volta nella storia della moneta unica.

(Credits immagine di copertina: © Nicolas Landemard/Le Pictorium Agency via ZUMA Press)

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