Madre chiede il metro di distanza per il figlio immunodepresso, negazioniste: «Covid non esiste, se è malato stia a casa»

La vergognosa vicenda è accaduta su una spiaggia a Massa Carrara

05/08/2020 di Ilaria Roncone

Questa è la terribile storia di una mamma e di suo figlio di 10 anni immunodepresso, appena trapiantato. Siamo a Massa Carrara, in spiaggia nel pomeriggio di sabato scorso. Mamma e figlio stanno trascorrendo le settimane estive al mare per il bene del piccolo. Il bambino, che soffre della sindrome di Williams-Campbell, ha dovuto ricevere un trapianto di trachea in seguito al quale è necessario – per un corretto percorso di riabilitazione – godere dell’aria di mare, camminare, fare ginnastica e lunghi bagni. Appuntamento il prossimo 17 agosto per nuovi controlli e per capire se sarà necessario procedere con un’altra operazione. Una situazione delicata, quindi, che sicuramente non ha bisogno di negazionisti Covid per diventare ancora peggiore.

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Negazionisti Covid: «Non esiste, state limitando la nostra libertà»

Durante una delle tante giornate al mare accade che due turiste vengano a sedersi troppo vicino all’asciugamano del piccolo, tanto vicino da arrivare a toccargli il piede. Il bambino vive, comprensibilmente, nella paura di contrarre il Covid vista la sua delicata situazione. La madre, vista l’espressione del figlio nel vedersi avvicinare e toccare, ha gentilmente domandato alle due donne di rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro. La risposta è stata raggelante: «Qui niente distanze. Se è ammalato se lo tenga chiuso in casa, oppure si sposti lei». Come se non bastasse le due donne hanno aggiunto che il coronavirus non esiste gridando in direzione della mamma e del suo bambino.

«Ho paura della cattiveria e dell’ignoranza della gente»

La madre, intervistata da Il Tirreno, ha affermato di aver affrontato e superato di tutto per la malattia di suo figlio ma di avere paura – più di qualsiasi altra cosa – «della cattiveria e dell’ignoranza della gente». In soccorso dei due, per fortuna, sono intervenuti altri bagnanti, increduli dopo aver assistito alla scena e a quanto detto dalle due negazioniste del Covid. Oltre alle parole dette le due donne non si sono fatte problemi nell’aggredire da vicino la mamma e nel simulare di toccare il bambino, rimasto impietrito sulla sdraio. Oltre ad essere difesi dai presenti le vittime di questa aggressione hanno anche ricevuto la solidarietà di tante altre persone.

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