Salvini dice che tutela i minori (e se la prende con il Viminale)

06/07/2020 di Enzo Boldi

Le torride polemiche a distanza non si placano. Questa mattina, durante una conferenza stampa, Matteo Salvini è tornato a parlare del caso del figlio di Selvaggia Lucarelli che lo ha apertamente criticato nel corso di un evento improvvisato dal leghista a Milano domenica mattina. Il leader della Lega se la prende con la giornalista, madre del 15enne, sottolineando che lui – da giornalista – rispetta le regole deontologiche sulla tutela dei minori. Poi attacca anche il Viminale.

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«È stata lei (Selvaggia Lucarelli, ndr) a buttare in pasto ai giornali il figlio. Io non avevo riconosciuto né lui né lei – ha detto Matteo Salvini in conferenza stampa a Milano -. Se la mamma ritiene di sfruttare un bimbo di 15 anni per battaglia politica io non commento». Poi l’inciso sulle carte deontologiche della professione giornalistica: «Da giornalista rispetto la Carta di Treviso e, quindi, la tutela dei minorenni. È stata lei a buttare in pasto ai giornali il figlio. Non commento le scelte degli altri genitori. Mio figlio è geloso della sua privacy e sono contento così. Per me, l’episodio non esisteva neanche, l’ha montato la signora. Le mando un bacione».

Figlio di Selvaggia Lucarelli, la reazione di Salvini

E non c’è solo il figlio di Selvaggia Lucarelli e la madre nel mirino delle critiche del senatore della Lega. Matteo Salvini, infatti, se la prende anche con Luciana Lamorgese, attaccando il Ministero dell’Interno per aver portato all’identificazione del 15enne dopo la contestazione pubblica nei suoi confronti: «Chiedete al ministro dell’Interno. Non so  se è in atto una vile repressione della libertà di pensiero e di parola da parte dell’attuale ministro dell’Interno. Chiedete a lei, visto che non può più essere colpa di Salvini, fortunatamente».

 

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