Come andrà a finire il voto di fiducia in Senato

Oggi è il giorno della fiducia Senato: ecco come andrà a finire la votazione, in base ai calcoli che sono stati fatti dai partiti che compongono la maggioranza dell’esecutivo Conte-2. Stando alle proiezioni offerte dai singoli gruppi parlamentari, i voti potrebbero oscillare tra i 166 e i 170. Ovviamente, si parte da una base minima di 161 senatori per avere la maggioranza dei componenti del Senato. Ricordiamo, inoltre, che la maggioranza per la fiducia al Senato si calcola sui presenti e che le astensioni valgono come voti contrari (a meno che i senatori non escano dall’aula).

Fiducia Senato: la previsione

In Senato, i gruppi parlamentari presenti sono quelli del M5S, del Pd, di Forza Italia, della Lega, di Fratelli d’Italia, il gruppo per le autonomie, quello misto e i senatori a vita. Si contano anche alcune defezioni all’interno dei vari gruppi di maggioranza, dovuti ad assenze giustificate (una a testa per Movimento 5 Stelle e Partito Democratico). Considerando che i pentastellati sono il gruppo più nutrito e che il Pd è il terzo gruppo più rappresentato al Senato, la somma dei senatori arriverebbe a 158. A questi andranno sottratti sicuramente i voti di Gianluigi Paragone e di Lello Ciampolillo (M5S) e di Matteo Richetti (Pd). Si scende, dunque, a 155. In forse anche il senatore del M5S Mario Giarrusso: dunque si oscilla tra i 154 e i 155 per i due partiti di maggioranza. A questi si aggiungeranno i voti di LeU, che fa parte del gruppo misto.

Fiducia Senato, tra defezioni e ‘soccorso’ di altri gruppi parlamentari

Siamo tra i 158 e i 159. LeU non è l’unica componente del gruppo misto pronta a votare la fiducia. Ci sono gli ex senatori del Movimento 5 Stelle, che sono quattro in totale. La maggioranza, dunque, scavalla la quota minima di sopravvivenza, portandosi a 162/163. Non solo: il governo può contare anche su tre voti delle autonomie (tra questi quello di Pier Ferdinando Casini), che porteranno la maggioranza tra i 165/166. Inoltre, quattro senatori a vita potrebbero dare il loro via libera al governo M5S-Pd-Leu. Ecco, dunque, che si arriva a 160/170.

FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI

Share this article
TAGS